Cuore e mente si uniscono, permettendoci di sperimentare la forza dell’amore disinteressato e l’armonia con il tutto. L’abbraccio vero e profondo che cuce le ferite dell’anima. Oli essenziali che trasmettono un senso di pace e di quiete, un senso di amore incondizionato. Anahata è la nostra abilità ad entrare in empatia con gli altri, nel ricercare relazioni profonde e intime, di unità e armonia, di puro amore. Queste vibrazioni risuonano in armonia con la pianta della Vaniglia la quale incentiva una maggiore predisposizione all’amore e all’incontro. In aromaterapia la vaniglia dona un senso di pienezza e sicurezza che ci rende più affettuosi e calorosi verso gli altri. La vaniglia è l’abbraccio di una madre ad un figlio, amore puro, incondizionato, senza aspettative o riserve.
Anahata è associato al verde, colore della guarigione e dell’armonia, qualità espresse dalla Lavanda la quale invoglia a lasciar decantare gli avvenimenti, ad ammorbidire i caratteri più irruenti, a ritrovare la pace del cuore. La lavanda risveglia la purezza e la dolcezza perduta, calma e distende i pensieri riportando armonia. Il quarto Chakra è la sede dei nostri più intimi sentimenti di amore, il potenziale per amare ed accettare gli altri e noi stessi come il Geranio che a livello energetico agevola l’intimità incentivando la capacità di esprimersi e di ricevere, l’ascolto e la complicità. Una sinergia che ripara le cicatrici del cuore, senso di unione. L’amore è la medicina del cuore.
Composizione sinergia Anahata
Pianta chiave:
- Vaniglia: L’abbraccio in cui sentirsi al sicuro e protetti
Completa la sinergia:
- Geranio: Protettivo attrae forze spirituali positive
- Lavanda: Favorisce il raccoglimento
Agire con la pratica Aromaterapica
Massaggia 2/3 gocce di olio essenziale sui palmi delle mani. Porta le mani al viso e chiudendo gli occhi inspira e espira tre volte lentamente e ascolta l’energia e la sensazione che sorge.
Sinergia composta da oli essenziali 100% puri: Lavandula angustifolia, Pelargonium graveolens, Vanilla planifolia.
Anahata Nada = suono illimitato, infinito.
L’Anahata Chakra si trova nella regione del cuore ed è considerato il simbolo dell’amore. L’Anahata è il nostro tempio interiore in cui risiede la divina Ātmā, “la fiamma della vita”. In Anahata si prendono decisioni seguendo il proprio cuore ed è associato alla compassione e alla carità verso gli altri. Centro energetico del cuore congiunge i 3 chakra più bassi (più fisici) con i 3 chakra più alti (spirituali) per questo considerato il cuore pulsante del nostro sistema energetico. Accoglie l’energia che abbiamo assorbito dalla terra e ci comincia a portare verso un livello spirituale più alto. Anahata Chakra è connesso al senso del tatto, la nostra sensibilità: toccare in senso materiale e nel comprendere e sentire qualcosa che va al di là del materiale. Anahata chakra è amore incondizionato, amore puro, considerato il Chakra dell’empatia insegna a dare amore senza attaccamento. Lavora sulla nostra sensibilità in relazione al mondo animale e vegetale invogliandoci a comprendere che tutto è creato dalla stessa energia. Il suo elemento è l’aria ossia tutto quello che si muove e crea movimento dentro il nostro corpo. La sua energia regola il cuore, il sistema circolatorio e sistema linfatico.
Funzionamento disarmonico di Anahata: quando il quarto Chakra è sbilanciato si è persone sempre disponibili pronti a dare amore liberamente, spesso però ci si aspetta riconoscimenti in cambio. Ci si sente delusi e amareggiati, non apprezzati. Siamo incapaci di accogliere l’amore degli altri provando sensazioni di disagio.
Carenza di energia di Anahata: siamo persone chiuse all’amore, poco empatiche e vulnerabili. Difficilmente riusciamo ad aprirci completamente per paura di un rifiuto. Vogliamo condividere il nostro amore ma tendiamo a proteggerci con uno scudo rivolto al mondo. Tutte le volte che incontreremo sul cammino l’amore cercheremo di evitarlo per paura di possibili ferite. Quando il Chakra del cuore è completamente chiuso si è persone fredde e insensibili, ‘persone senza cuore’.