L’argento colloidale è un colloide prodotto attraverso elettrolisi, ovvero mediante quel processo che impartisce una tensione elettrica a due elettrodi di argento purissimo al 99,99% (se non fosse così puro le particelle contaminate contenute in esso produrrebbero sali tossici) immessi in acqua bi-distillata, ossia completamente purificata e priva di sali minerali.
Che cos’è un colloide?
Il colloide è una sostanza formata da particelle che si respingono tra loro restando sospese nell’acqua; anche il latte ad esempio è definito “colloide”, data la sua composizione molecolare. Dagli elettrodi, sia positivo (anodo) che negativo (catodo), si scindono particelle d’argento finissime (non solubili in acqua) e ioni di argento carichi positivamente (Ag+) che, a differenza delle prime, si scioglieranno in acqua dando origine ad una soluzione ionica d’argento. Le particelle ioniche positive danno il nome al prodotto e lo rendono attivo contro virus e batteri.
Infatti la composizione molecolare dell’argento colloidale ionico fa sì che, a contatto con esso, qualsiasi organismo unicellulare patogeno (come batteri, funghi e virus) è destinato a morire nel giro di pochi istanti, poiché la sua respirazione viene bloccata e le sue membrane cellulari scomposte.
Storia dell’argento colloidale
L’argento è conosciuto da molto tempo per le sue proprietà antibatteriche, antifungine, antivirali e disinfettanti. Il suo ampio utilizzo nella medicina cinese, in quella egizia, romana e persiana hanno reso l’argento colloidale un rimedio universale, così come oggi lo conosciamo.
Fin dall’epoca degli antichi Greci e Romani i nobili utilizzavano quotidianamente, ma anche in occasione di banchetti e feste, stoviglie ed utensili d’argento, proprio perché già all’epoca c’era la consapevolezza del fatto che questo nobile metallo potesse tenere lontane le malattie. Anche nel caso di ingestione di piccole parti di argento, non si poteva correre alcun rischio. È proprio dall’assimilazione di questo metallo, infatti, che deriva la leggenda secondo la quale il sangue dei nobili sia di colore blu. Cibi e bevande venivano sistemati in recipienti o botti d’argento, a garanzia di una lunga conservazione e della totale protezione da eventuali contaminazioni esterne.
Proprietà e benefici dell'argento colloidale
A seconda della concentrazione delle particelle, l’argento colloidale può assumere diverse colorazioni, che vanno dal trasparente ad un colore più scuro (determinato anche dalla dimensione delle particelle). Questa sostanza è inodore, atossica ed insapore, nonostante sia di rado possibile sentire un lieve retrogusto metallico. Inoltre, è molto delicato e innocuo quando viene applicato sulla pelle e può essere utilizzato persino a diretto contatto con gli occhi, poiché non brucia e non provoca alcun tipo di irritazione.
L’argento colloidale è un antibiotico naturale, utilizzato prima come rimedio universale nei secoli più lontani, e poi come medicina alternativa fin dai primi del Novecento, per sostituire penicillina e antibiotici data la sua efficacia nel difendere l’organismo da virus, batteri e infezioni. Le sue proprietà antibatteriche lo rendono un prodotto terapeutico importante in molteplici campi di applicazione. Nel 1980 alcuni studi approfonditi hanno rilevato 650 agenti patogeni che l’argento è in grado di annientare, mediante la sua azione battericida estremamente rapida, anche in piccolissime dosi.
Come utilizzare l'argento colloidale
Secondo alcuni ricercatori l'argento colloidale deve essere assunto per via orale possibilmente lontano dai pasti in quantità proporzionate al tipo di gravità del disturbo in questione, mentre per i bambini il dosaggio deve essere rapportato al peso. Per quanto riguarda i casi in cui un soggetto sano è intenzionato a servirsene per prevenzione è consigliata un'assunzione in quantità minima (difatti esso è frequentemente utilizzato durante il periodo invernale per aumentare le difese immunitarie dell'organismo in alternativa al vaccino antinfluenzale). In caso di malattia o patologia è sempre opportuno consultare un medico.
L’argento colloidale può essere adoperato in maniere differenti:
Può essere utilizzato negli sciacqui come antisettico per eliminare i batteri della placca dentale o per curare afte o altre lesioni della bocca e della lingua.
Per nebulizzazione, attraverso aerosol in quanto inalandolo è in grado di raggiungere gli alveoli polmonari permettendo così di andare a contrastare gli organismi patogeni capaci di infettare l'apparato respiratorio, causando gravi infiammazioni.
Attraverso un'applicazione locale l'argento colloidale esercita un'azione antinfiammatoria diventando molto efficace quando si verificano ustioni e dermatiti.
L'argento colloidale può essere impiegato come collutorio in caso di principio di angina. Infine questo prodotto è utilizzato anche sotto forma di cerotti ovvero strisce di garza impregnata di tale sostanza che vengono utilizzate per curare infezioni accelerando la cicatrizzazione come nel caso di abrasioni, ustioni e tagli.
In commercio, si può trovare l'argento colloidale sotto forma di spray, da assumere per prevenire i malanni di stagione, soprattutto in inverno contro influenze e raffreddori. L’argento colloidale in flacone, invece, è destinato principalmente ad essere usato contro infiammazioni, batteri e funghi.
Argento colloidale per gli animali e piante
L'argento colloidale, oltre ad essere un toccasana per gli esseri umani può essere utilizzato anche per curare anche i nostri amici animali. Essendo un antibiotico naturale universale non ha effetti collaterali su cani e gatti, può essere impiegato come antibatterico, antiparassitario e antifungino. Infine, può essere impiegato per curare le piante da funghi, parassiti e svariate malattie.
Note: consultare sempre un veterinario o una figura professionale.
Argento colloidale: controindicazioni ed effetti collaterali
Come già accennato, l’argento colloidale è atossico quindi, soprattutto per l’utilizzo di cui se ne fa in Italia (ovvero un uso esterno), non c’è nulla di cui preoccuparsi, a meno che non vi sono soggetti allergici all’argento, ai quali si sconsiglia vivamente di farne uso. Coloro che ne fanno un uso interno, invece, hanno a volte riscontrato delle lievi macchie sulla pelle. Questo è un effetto collaterale abbastanza raro, che si può ottenere solo quando si fa un abuso di tale prodotto. Le macchie sono dovute principalmente al fatto che il metallo, una volta entrato nell’organismo in elevate quantità, si addensa in determinati punti fino a quando non avviene la loro totale espulsione (che in questi casi richiede maggior tempo).
L’argento colloidale potrebbe diminuire l’efficacia di alcuni farmaci, se utilizzati in concomitanza con esso, soprattutto se si tratta di antibiotici. Spesso, la somministrazione di argento colloidale insieme ad alcuni medicinali può alterare la flora batterica.
Un effetto collaterale molto raro, legato al consumo esagerato di tale sostanza, è l'argiria, ovvero una colorazione grigiastra della pelle che risulta difficile da risanare. Non vi sono testimonianze sugli effetti negativi dell’argento colloidale durante la gravidanza o l’allattamento, ma è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia per ricevere consigli più approfonditi in merito.
Attenzione: consultare sempre un esperto, una figura professionale o un medico prima di qualsiasi somministrazione.