La coltivazione e gli usi di una pianta anti-zanzare

La verbena odorosa (come del resto anche le specie officinalis, bonariensis, hybrida, hastata e rigida) è una pianta selvatica appartenente alla famiglia delle Verbenaceae conosciuta dalla tradizione popolare per la sua capacità di indebolire e allontanare i vampiri. L’ecosistema d’origine di questo arbusto perenne (o annuale) è quello dell’America meridionale. Esso viene tuttavia coltivato anche in Europa e viene sfruttato soprattutto all'interno dei prodotti di erboristeria per il profumo delle sue foglie e per le proprietà terapeutiche dei suoi semi.

La verbena cresce bene in territori caratterizzati dal clima caldo e temperato e in terreni umidi, leggeri e ben soleggiati. Non tollera il freddo ed è perciò indispensabile metterla al riparo nel caso in cui le temperature scendano al di sotto dei quindici gradi. La germinazione avviene dopo circa tre settimane dalla semina mentre il periodo della fioritura corrisponde pressapoco alla stagione estiva. La potatura non è una pratica indispensabile per lo sviluppo di questa pianta mentre per quanto riguarda la concimazione si possono utilizzare tranquillamente i fertilizzanti per fiori.

La verbena odorosa può essere coltivata sia in vaso che in giardino. Trattandosi di un’erba aromatica può essere utilizzata come ingrediente sia all’interno delle ricette di cucina che all’interno di creazioni fai da te come infusi ed estratti vegetali per l’aromaterapia. In ambito gastronomico viene usata per aromatizzare aceti, oli, liquori o per insaporire salse, verdure, insalate, frittate, gelatine e marmellate.

Può essere tenuta anche semplicemente come pianta ornamentale o come arbusto con il quale tenere alla larga le zanzare. In modo simile alla melissa ha infatti la nomea di repellente naturale per insetti. Se fatta essiccare e riposta come la lavanda all’interno degli armadi, si rivela anche un ottimo profumatore per il bucato ed un efficace antitarme naturale.

Le benefiche proprietà della tisana

Dalle foglie secche di verbena odorosa si ottiene una tisana molto utile in caso di problemi gastrointestinali. Oltre a stimola l’appetito e a favorire i processi digestivi, questo infuso vanta anche proprietà antidolorifiche e antispastiche ed è perciò un valido sostegno a cui rivolgersi in caso di coliche e contrazioni addominali. Il consumo di questa tisana viene inoltre consigliato a chi soffre di aerofagia.

Un decotto o una tintura madre  di verbena agisce per di più come calmante sul sistema nervoso e può perciò essere assunto in condizioni di ansia, apprensione, inquietudine, tachicardia e difficoltà a prendere sonno.

Gli infusi realizzati con questa erba sono apprezzati anche in ambito cosmetico tanto che vengono suggeriti come trattamenti purificanti contro l’acne. Possono essere impiegati come tonici naturali per la pelle grassa oppure come impacchi con cui alleviare il gonfiore e la stanchezza degli occhi.

 

Tisana di Verbena Odorosa

I benefici dell’olio essenziale

L’olio di verbena odorosa, oltre a custodire al suo interno tutte le virtù sopra elencate, viene esaltato anche per la sua capacità di contrastare le contrazioni muscolari involontarie (distonie) e per essere in grado di regolare il funzionamento endocrino del pancreas e della tiroide.

Viene lodato anche come rimedio contro l'asma, le vertigini, la pressione alta, le aritmie del cuore e le infiammazioni coronariche.

Se applicato come olio da massaggio incrementa l’elasticità della pelle e la depura dagli inestetismi. Se utilizzato invece come fragranza per la persona o per gli ambienti aiuta a ritrovare energia e a migliorare l'umore in situazioni di stanchezza psicofisica. L’olio essenziale di verbena è indicato infatti come coadiuvante per il trattamento della depressione e di alcuni disturbi alimentari.

Uso in gravidanza e controindicazioni

Se impiegata per uso interno la verbena odorosa è sconsigliata sia durante la gestazione che l’allattamento. È preferibile evitare il suo utilizzo anche in presenza di gastriti e di ulcere e non eccedere in ogni caso nel dosaggio dei composti fitoterapici. Il consumo di questo estratto non produce solitamente effetti collaterali ma se assunto in dosi eccessive potrebbe irritare le pareti intestinali.