Alloro: coltivazione, dove cresce e altre informazioni botaniche
L'alloro (Laurus nobilis L.) è un albero sempreverde tipico delle località che si affacciano sul Mediterraneo. Cresce spontaneo in macchie e boschetti lungo le coste di Italia centro-meridionale, Spagna, Grecia e Asia Minore, ma viene coltivato anche nei giardini e negli orti come alberello o arbusto. Dato che a volte possiamo trovarlo come albero mentre altre volte è più un cespuglio, probabilmente vi starete chiedendo quanto cresce la pianta di alloro: allo stato spontaneo l'alloro può raggiungere anche i 10 metri di altezza, ma spesso, soprattutto nei giardini, viene potato a mo' di siepe ornamentale.
Le foglie dell'alloro sono ovali, coriacee e lisce, i fiori sono piccoli e di colore giallo pallido e il frutto è una piccola drupa di colore nero; l'alloro è una pianta rustica e resistente e sopporta anche climi piuttosto diversi tra loro, motivo per cui lo si può trovare anche nelle regioni del nord Italia e in alcune zone dell'Europa settentrionale.
La coltivazione è piuttosto semplice: l'alloro è una pianta che si adatta bene a tutti i tipi di terreno e la sua moltiplicazione avviene facilmente grazie alla diffusione del seme ad opera degli uccelli, che si cibano dei suoi frutti.
Quanti tipi di alloro esistono? Quale varietà di alloro è commestibile? Conosciamo principalmente due varietà di alloro: Laurus nobilis L. var. Aurea, con foglie di un colore più tendente all'oro e Laurus nobilis L. var. Angustifolia, con foglie dalla forma allungata. Entrambe queste varietà di alloro sono commestibili e possono essere utilizzate sia in cucina che in fitoterapia; ciò che è importante sapere però è che esiste una pianta con foglie e frutti dall'aspetto molto simile a quelli dell'alloro, ma che risulta tossica se ingerita: stiamo parlando del lauroceraso (Prunus laurocerasus L.), molto utilizzato nei giardini come siepe ornamentale.
Cosa simboleggia l'alloro tra mitologia e realtà
Cosa vuol dire "alloro"? Il termine deriva dal latino Laurus, anche se alcuni lo fanno risalire alla parola celtica Lawur, che significa "verdeggiante", "sempreverde". L'alloro è simbolo di gloria, trionfo, fama, onore e immortalità.
Attorno a questa pianta aleggiano tanti miti e leggende. Il significato simbolico dell'alloro risale all'antichità, in particolare all'epoca greco-romana, dove si usava intrecciare ramoscelli di alloro in corone da porre sul capo dei personaggi degni di stima, come riconoscimento di massimo onore e sapienza.
La corona di alloro veniva posta sul capo dei vincitori dei giochi Pitici, uno dei quattro giochi Panellenici, che si tenevano nei pressi di Delfi e che, a differenza dei giochi Olimpici, prevedevano non solo gare sportive ma anche competizioni per poeti e musicisti. I poeti vincitori dei giochi Pitici venivano omaggiati con una corona di alloro, che conferiva loro il titolo di poeta laureato. Questo gesto vi ricorda qualcosa? E' proprio da questo fatto storico che deriva la nostra usanza di coprirsi il capo con una corona di alloro dopo aver conseguito un titolo di Laurea.
L'alloro compare anche nel mito di Dafne e Apollo. La storia del mito narra del dio Apollo che si innamora perdutamente della ninfa Dafne dopo che Cupido, per vendetta, lo colpisce con una delle sue frecce. Tuttavia Dafne, nel momento in cui Apollo le dichiara il suo amore, lo rifiuta scappando terrorizzata e chiedendo che fossero eliminate le motivazioni causa dell'innamoramento: è proprio a questo punto che Gea, la Dea-Terra, trasforma Dafne in una pianta di alloro. Apollo decide si continuare comunque ad omaggiare Dafne piantando un albero di alloro nel suo giardino e giurando di portare per sempre qualche ramoscello sul capo. Inoltre, secondo il mito, fu proprio Apollo a rendere l'alloro un albero sempreverde, in onore della sua amata Dafne.
Per via di questo mito, l'alloro era consacrato alla divinità Apollo, nonché al figlio di Apollo, Asclepio, dio della medicina: per secoli infatti l'alloro venne usato per curare molte malattie, tra cui la peste.
I miti e le leggende legati all'alloro non si fermano all'epoca greco-romana, ma arrivano fino a tempi più recenti. La tradizione popolare consiglia di mettere alcune foglie di alloro sotto il cuscino per poter vedere in sogno le cose che si sarebbero realizzate nel futuro.
Secondo molte credenze popolari, l'alloro è dotato anche di proprietà magiche: un tempo si pensava che la sua sola presenza in casa scacciasse gli spiriti maligni e rompesse ogni incantesimo; legato a questa tradizione è l'uso di appendere fronde di alloro all'interno delle case.
Proprietà e benefici dell'alloro
L'alloro è una pianta aromatica molto conosciuta soprattutto nelle regioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo, ma il suo utilizzo non si ferma all'ambito culinario. Le foglie e i frutti infatti sono ricchi di un olio essenziale costituito da composti chimici come cineolo, geraniolo, eucaliptolo e pinene; in particolare, dalle foglie si estrae dall'1 al 3% di olio essenziale, mentre nelle bacche possiamo trovarne fino a un 10%.
E' proprio l'olio essenziale a conferire all'alloro tutte quelle proprietà che lo rendono apprezzato anche in ambito fitoterapico:
- Proprietà digestive e carminative. L'alloro aiuta la digestione, allevia le coliche e il gonfiore addominale e aiuta l'espulsione dei gas intestinali.
- Proprietà aperitive. L'alloro stimola l'appetito e prepara l'apparato gastrointestinale ad accogliere il cibo, facilitando la digestione.
- Proprietà espettorante. L'olio essenziale di alloro aiuta a fluidificare ed eliminare il catarro bronchiale, alleviando la tosse.
- Proprietà diaforetiche. L'alloro stimola la sudorazione, favorendo l'abbassamento della temperatura corporea in caso di febbre.
- Proprietà antinfiammatorie e astringenti. Eseguire massaggi con l'oleolito di alloro può essere utile ad alleviare i sintomi di reumatismi e artrite e facilitare la guarigione di traumi di varia natura.
- Proprietà repellenti. L'acido laurico contenuto nell'alloro allontana gli insetti e i parassiti.
Come usare l'alloro in erboristeria
L'alloro è considerato fin dall'antichità una delle piante curative per eccellenza. Nella medicina popolare veniva utilizzato non solo come digestivo e antinfiammatorio, ma anche contro la diarrea e i dolori mestruali. Inoltre gli atleti in passato pare utilizzassero l'infuso di foglie di alloro per fare pediluvi contro stanchezza e gonfiore ai piedi.
Oggi in commercio possiamo trovare l'alloro in diverse forme:
- Olio essenziale di alloro
- Foglie di alloro essiccate intere o in taglio tisana
- Bacche di alloro essiccate
- Oleolito di alloro
- Cosmetici formulati con olio di alloro, come il Sapone di Aleppo
Uno dei rimedi maggiormente utilizzati e apprezzati in campo fitoterapico è la tisana di alloro. Per prepararla puoi partire dalle foglie fresche, se hai a disposizione un albero di alloro in giardino. Quando è meglio raccogliere le foglie di alloro? Essendo una pianta sempreverde, l'alloro dispone della sua bella chioma tutto l'anno, perciò puoi sfruttare le sue proprietà in ogni momento. Al contrario, se non hai un albero di alloro, in commercio puoi trovare miscele di tisane a base di alloro già pronte.
Come si prepara un infuso di alloro? E' molto semplice: per preparare una tazza ti basterà prima di tutto portare l'acqua a ebollizione; prendi poi 3-4 foglie di alloro e lasciale in infusione in acqua bollente per una decina di minuti. Infine filtra il tutto...e gusta! L'infuso di alloro fa bene in caso di cattiva digestione con crampi addominali e gonfiore.
In ambito cosmetico si utilizza l'alloro - in particolare l'oleolito - per la formulazione del Sapone di Aleppo. Considerato il detergente più antico, le prime testimonianze di utilizzo del Sapone di Aleppo risalgono all'epoca Babilonese (2500 a.C.). Viene preparato con olio di oliva e olio di alloro in percentuali variabili: maggiore è la concentrazione di olio di alloro, maggiori saranno le proprietà che contraddistinguono questo cosmetico. Il Sapone di Aleppo è molto conosciuto e apprezzato per via dei suoi effetti benefici sulla pelle, che risultano evidenti soprattutto sulle pelli più delicate e soggette a disturbi come psoriasi, dermatiti e irritazioni (scopri tutti i segreti del Sapone di Aleppo nell'approfondimento dedicato).
Come usare l'alloro in cucina
Come già accennato, l'alloro è una tra le piante aromatiche più apprezzate nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. L'inconfondibile profumo delle foglie di alloro è in grado di donare un tocco in più soprattutto a piatti a base di legumi, pesce e carne (in particolare selvaggina).
In Italia l'alloro è particolarmente sfruttato nella cucina siciliana, tanto da essere introdotto nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali Italiani (PAT) dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MiPAAF) come prodotto tipico siciliano.
Dalle foglie di alloro si prepara anche un liquore digestivo tipico della cucina italiana, il Laurino.
Alloro, avvertenze e controindicazioni
L'alloro non presenta particolari controindicazioni ed effetti collaterali, ma l'utilizzo di rimedi erboristici a base di alloro è comunque sconsigliato nei bambini e nelle donne in gravidanza. Un consumo costante di alloro può portare allo sviluppo di dermatiti da contatto nei soggetti più sensibili e predisposti.
L'alloro quindi non è velenoso né tossico, ma è sempre importante fare particolare attenzione a non confondere l'alloro aromatico con il lauroceraso (Prunus laurocerasus L.), che invece contiene acido cianidrico (cianuro) ed è quindi molto pericoloso se ingerito. Come riconoscere l'alloro tossico da quello commestibile? Se non si è pratici nella distinzione delle diverse specie botaniche è sempre meglio evitare di raccogliere una pianta di cui non si è sicuri.