La calendula è una pianta erbacea perenne originaria del Nord Africa che deriva il suo nome dal latino. Fiorisce una volta ogni 30 giorni circa, ovvero alle calende, cioè il primo del mese.
Se strofinata, la pianta emana un gradevole odore. I suoi sgargianti colori variano dal giallo all’arancione rossastro; è utilizzata come pianta ornamentale ma trova largo impiego anche come rimedio fitoterapico per le sue utili e molteplici proprietà. Addirittura, nell’antichità i guaritori le attribuivano poteri magici.
La sua virtù fondamentale è appunto quella di dare sollievo e curare la pelle grazie a una decisa azione antinfiammatoria, antisettica e cicatrizzante, come provato da diversi studi, ma la calendula può apportare tanti altri benefici alla nostra salute e alla nostra bellezza.
Oltre all’uso esterno, è utilizzabile tramite tisane, decotti e tintura madre. Scopriamone insieme le proprietà, le applicazioni e le pochissime avvertenze.
Calendula officinalis: una pianta dalle mille virtù
Della calendula si utilizzano tutte le parti della pianta, che sono ricche di principi attivi benefici: olio essenziale, vitamina c, flavonoidi, resina, mucillagini, triterpenoidi, steroli e carotenoidi.
I suoi poteri sono davvero notevoli.
- Grazie al contenuto di carotenoidi, può svolgere un’azione antinfiammatoria e ha proprietà rigeneranti e cicatrizzanti. La calendula contribuisce infatti a incrementare la produzione di fibrina, agevolando la rigenerazione dei tessuti e la guarigione delle ferite. È quindi considerata un vero e proprio rimedio naturale per scottature, ferite, arrossamenti e irritazioni della pelle. In sostanza, cura l’epidermide e la rende più tonica quando serve una sferzata di rinnovo cellulare.
- La calendula è un ottimo emolliente e calmante.
- In presenza di dolori mestruali o addominali, svolge un’azione antispasmodica.
- Grazie alle mucillagini, può agire anche sulle irritazioni delle mucose ed è quindi indicata in caso di colite, gastrite, ulcere e qualunque patologia a carico dei tessuti interni.
- I saponosidi abbassano i livelli di colesterolo e i trigliceridi.
- Gli estratti alcolici e acquosi agiscono sulla pressione arteriosa e sul sistema cardiocircolatorio con un’azione di leggera diminuzione della frequenza del cuore.
Infusi, tintura, olio o pomata: le diverse modalità di impiego
Fiori e foglie di calendula possono essere utilizzate sia fresche sia essiccate per la preparazione di differenti formulazioni:
- Infuso o decotto: sono indicati per difficoltà digestive, dolori addominali o mestruali e infiammazioni del tratto gastrointestinale. Il decotto può essere utilizzato anche per lenire la pelle arrossata.
- Tintura madre: è un estratto liquido che si ricava mescolando acqua, alcol e fiori. È un formidabile integratore naturale di vitamina A. La tintura madre di calendula può essere diluita in acqua (ne bastano poche gocce) o trattenuta qualche secondo sotto la lingua.
- Pomata: è la formula più conosciuta, utilizzata e diffusa. È il punto di riferimento in moltissime famiglie per curare e lenire la pelle, attraverso vari prodotti che ne contengono i principi (creme, unguenti, creme da barba, latte solare, etc..). Una buona pomata deve contenere un’alta percentuale di principio attivo, almeno al 30 per cento.
- Olio: è ottimo come cicatrizzante. Le mamme lo conoscono bene e lo utilizzano come alternativa naturale per proteggere la pelle di neonati e bambini dalle irritazioni causate dal pannolino.
Tutti questi prodotti si possono trovare già pronti all’uso in farmacia, erboristeria e on line. Puoi anche decidere di prepararli tu a casa. Partendo dai fiori, è abbastanza semplice ottenere questi derivati della calendula, non prima di aver appreso le tecniche necessarie.
In questo caso assicurati però di avere a disposizione fiori freschi provenienti da piante non esposte ad agenti atmosferici inquinanti.
Gli estratti di calendula entrano anche nelle composizioni di saponi e shampoo per detergere la cute e la cura della chioma.
Calendula? Una vera amica per la pelle!
La calendula è davvero un toccasana per la cute ed è indicata in tutte quelle situazioni in cui è necessario ristabilire le normali condizioni fisiologiche dell’epidermide. I flavonoidi, in particolare, stimolano la riepitelizzazione, svolgendo l’azione di un accelerante naturale del turn over della pelle e favoriscono la sintesi del collagene.
- È ideale per pelle secca, screpolata e delicata. La calendula svolge emolliente e protettiva creando una barriera che protegge dall’irritazione. Anche per dermatiti ed eczemi è un rimedio naturale molto utilizzato.
- Velocizza la cicatrizzazione naturale dei tessuti in caso di piccole ferite e abrasioni.
- Lenisce le scottature e protegge prima e dopo l’esposizione al sole. Mai farsela mancare in valigia durante le vacanze estive, anche per la pelle dei bambini!
- È indicata in caso di punture di insetto (in particolare imenotteri) e herpes.
- Cura l'acne, come componente essenziale di alcune creme specifiche. Sotto forma di tintura madre è utilizzata contro brufoli e piaghe. Il suo estratto serve invece per verruche, calli e duroni.
- Come infuso, è utilizzabile per combattere punti neri e tonificare la pelle. Basta bagnare un po’ di cotone e detergere delicatamente il viso.
- È eccellente per trattare i geloni a mani e piedi.
- Può essere usata come anti età per il trattamento quotidiano della pelle matura poiché migliora il tono e il colorito della cute.
- Aggiunta all’acqua del bagno, la calendula decongestiona e idrata.
Non finisce qui: usala per occhi, bocca, gola e per i tuoi amici animali
Sotto forma di collirio, la calendula è un alleato prezioso per il benessere degli occhi colpiti da irritazioni, infiammazioni o congiuntiviti.
In caso di problemi gengivali, si possono fare sciacqui un paio di volte al giorno utilizzando acqua e tintura madre. Si possono fare gargarismi anche quando la gola è arrossata.
Infine, si può ricorrere all’estratto di calendula per ridurre la sudorazione eccessiva.
Se hai animali in casa, la calendula può essere utilizzata anche nel trattamento di lesioni cutanee superficiali (come ferite, graffi e lacerazioni) per i tuoi amici a 4 zampe. Per esempio, in caso di tagli plantari, questo rimedio naturale può essere di aiuto. Si riscontra l’impiego, sempre in ambito veterinario, anche nella cura delle otiti.
La calendula da bere cura stomaco, intestino e apparato cardiocircolatorio
Molti non sanno però che la calendula può essere utilizzata anche come soluzione idroalcolica da assumere con l’acqua. In questo senso è un vero balsamo per lenire il dolore, grazie alle proprietà antinfiammatorie, antisettiche e cicatrizzanti che abbiamo visto essere regalate alla pianta dalle mucillagini. Gli usi sono molteplici.
Per stomaco e intestino: l'infuso di calendula è anche utile in caso di ulcera, gastrite e colite
- Riduce trigliceridi e colesterolo grazie ai saponosidi
- Per il sistema circolatorio e quello nervoso: bere infuso di calendula può contribuire ad abbassare la pressione arteriosa in caso di ipertensione
- In caso di vene varicose, può irrobustire i vasi
- È un aiuto per calmare ansia e palpitazioni
- Può contribuire a ridurre la stipsi
- Svolge un’azione benefica sulle secrezioni biliari
- Le sue proprietà diuretiche e disinfettanti sono utili in caso di infezioni del tratto urinario
- È un rimedio naturale contro l’insonnia
- È utilizzata come integratore naturale di vitamina A.
Nota anche come "l’oro di Maria", è una preziosa amica delle donne
Da generazioni, l’universo femminile sa di poter contare sulla calendula come alleato unico per alleviare una serie di fastidi tutti “rosa” legati all’apparato genitale.
- Poche gocce sciolte in acqua possono aiutare a calmare i dolori mestruali e addominali.
- La calendula è un regolatore naturale del ciclo: aumenta un flusso basso ma soprattutto riduce quello troppo abbondante, molto fastidioso per una donna.
- È un rimedio valido per alleviare i sintomi della menopausa come irritabilità e vampate di calore.
Forse per questi motivi la calendula è nota anche con il nome popolare di “oro di Maria”, a segnalare lo stretto legame della pianta con le problematiche esclusive delle donne.
Poche e minime avvertenze per l’uso
Non sono note controindicazioni particolari e nemmeno effetti collaterali. Il rischio di allergia o intolleranza verso la pianta è piuttosto basso, ma testala prima di un regolare utilizzo.
Se assumi già farmaci con una certa regolarità, è meglio chiedere al tuo medico un parere sulle eventuali interazioni. Se intendi utilizzare qualsiasi tipo di preparazione contenente calendula per fini terapeutici, è altrettanto consigliabile evitare il fai da te.
Chiedi un consiglio al medico o un farmacista, in particolare quando i sintomi diventano persistenti.
Se ne sconsiglia l'utilizzo in gravidanza e allattamento, soprattutto per uso interno.
Invece, ci sono donne che si dichiarano entusiaste dell’effetto benefico esterno riscontrato nella prevenzione e trattamento delle ragadi al seno. Se usata precocemente, la calendula può infatti ammorbidire il capezzolo ed evitare alla neo mamma di incorrere in quelle screpolature piuttosto dolorose assai comuni nelle prime settimane di allattamento.
C’è un’unica avvertenza importante da conoscere. Per le sue proprietà cicatrizzanti, la calendula agisce velocemente in superficie. Ma non è indicata per lesioni profonde. In quelle situazioni, infatti, può impedire il corretto drenaggio della ferita e favorire l’insorgenza di eventuali complicanze secondarie.
Come hai potuto leggere, la calendula è utilizzata da secoli dalla medicina naturale per intervenire su una serie davvero sorprendente di disturbi. Oltre agli usi più comuni e noti (tutta la gamma di infezioni della pelle e il pronto intervento in caso di scottature ed eritemi solari), sono tanti gli ambiti in cui può risultare preziosa.
Le varie formulazioni ne rendono ancora più semplice il consumo. Che aspetti a provarla?
Puoi anche decidere di piantarla: in giardino e nell’orto, la calendula ha una consistente fioritura per molti mesi, è un’ottima soluzione ornamentale ed è in grado di scoraggiare l’insediamento di alcuni parassiti nemici degli ortaggi.