Le proprietà della Tabebuia
La Tabebuia, nota anche come Lapacho, è una pianta sempreverde originaria del sud America conosciuta e apprezzata per le sue benefiche proprietà officinali.
La corteccia di questo albero è impiegata in ambito fitoterapico come potente rimedio contro numerosi disturbi. L’esportazione di questa corteccia, prelevata dall’interno del tronco, avviene senza alcun danno per l’ambiente e per la pianta. L’albero è infatti in grado di riprodurre questo legno nell’arco di poco tempo.
Se impiegata per uso esterno è efficace per ridurre le lesioni e le infezioni sia della pelle che della bocca e alcuni disturbi come la candida. Può essere usata per effettuare lavaggi o impacchi e svolge una funzione lenitiva, antimicotica e antinfiammatoria.
Come usare la corteccia di Tabebuia
Se sfruttata per uso interno, la corteccia di Tabebuia si rivela utile per contrastare le infiammazioni delle vie urinarie e per depurare l’organismo. Rivela inoltre proprietà antiossidanti e decongestionanti è per questo utile nella prevenzione delle malattie stagionali.
La Tabebuia vanta anche lievi proprietà sedative, diuretiche e ipotensive. Tra i suoi impieghi più noti e tradizionali si annoverano anche la cura delle cistiti, delle artriti e il trattamento dei disordini di natura intestinale.
Per preparare un curativo decotto alla Tabebuia basterà immergere un cucchiaino colmo di questa corteccia in una tazza di acqua bollente e lasciarla in infusione per circa cinque minuti. La tisana così ottenuta sarà in grado di apportare all’organismo importanti sali minerali e sostanze antiossidanti.
Il lapacho può essere assunto anche sotto forma di integratore alimentare in capsule o di tintura madre: rafforza il sistema immunitario e protegge le cellule dall’invecchiamento; se si desidera impiegarlo invece per scopi cosmetici potrebbe essere utile la versione in polvere.
La corteccia di Tabebuia può infine essere impiegata come fertilizzante naturale e come antiparassitario.
La Tabebuia è controindicata per le donne in gravidanza e allattamento e per i soggetti sottoposti a terapie con farmaci anticoagulanti. Si consiglia inoltre di evitare sovradosaggi per evitare effetti collaterali quali nausea e diarrea.