Dai pascoli assolati, un efficace antinfiammatorio naturale
L'arnica fiorisce in estate, da giugno ad agosto, a seconda del luogo. Si trova anche in Italia nei prati soleggiati delle Alpi e degli Appennini. Appartiene alla flora protetta perché le colture intensive l’hanno messa a rischio, tanto da rendere necessario introdurre dei limiti alla sua raccolta.
Ha proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche e antisettiche ed è quindi utilizzata nel trattamento di dolori muscolari, traumi e infiammazioni.
L'Arnica Montana
Il suo nome scientifico è Arnica Montana L. e cresce nelle zone montuose, come il nome stesso dice. Appartiene alla famiglia delle Asteraceae, come margherite, camomilla, girasoli, ma anche lattuga, cardo...
Queste piante hanno in comune una caratteristica: il fiore in realtà è un'infiorescenza, detta capolino, formata dai fiori ligulati all'esterno, quelli che in genere vengono scambiati per petali, e dai fiori tubulosi al centro. Le infiorescenze sono gialle o arancioni con un caratteristico odore aromatico.
Solo l'Arnica Montana e l’Arnica Chamissonis hanno valore medicinale. Dell'arnica si possono usare varie parti: fiori, rizoma, radice, che risultano ricchi di flavonoidi, triterpeni, olio essenziali, polisaccaridi, carotenoidi, lattoni sesquiterpenici ad azione antinfiammatoria. La sue proprietà l'hanno resa un rimedio medicinale, nella fitoterapia umana e veterinaria, nonché nell'omeopatia. Inoltre è usata come materia prima per cosmetici e per alcuni liquori.
Arnica, un fiore nelle tradizioni di montagna
In passato, le sue foglie venivano fumate in sostituzione del tabacco e i suoi estratti alcolici venivano inalati da coloro che desideravano smettere di fumare. Tra i montanari era un rimedio molto apprezzato in caso di gravi traumi.
Ma l'Arnica Montana era probabilmente conosciuta anche in tempi antichi. Nel XIX secolo viene descritta nelle farmacopee come rimedio delle affezioni nervose e delle commozioni cerebrali conseguenti a cadute o colpi alla testa.
L'HMPC, il comitato per i medicinali a base di erbe dell'Agenzia europea, ha concluso che le preparazioni di fiori di arnica possono essere utilizzate per il sollievo di contusioni, distorsioni e dolore muscolare localizzato.
Composizione fitochimica dell'arnica
L'efficacia dell'arnica è dovuta alla sua composizione fitochimica. I principali costituenti della pianta a cui sono da attribuire le proprietà che l'hanno resa famosa sono i lattoni sesquiterpenici, tra cui l'elenalina. È proprio a questo lattone che si ascrivono le attività antinfiammatoria, analgesica, antibiotica, antimicotica.
Tuttavia, si tratta di un composto altamente tossico che può causare reazioni allergiche e avere effetti negativi anche sul cuore.
I flavonoidi, tra cui quercetina, isoquercitrina, astragalina, luteolina-7-glucoside vantano proprietà emostatiche. Stimolano l’irrorazione sanguigna e regolano l'attività elettrica del cuore.
L'olio essenziale svolge l’azione antisettica, che rende l’arnica un valido aiuto in caso di infiammazioni orofaringee, foruncolosi, punture di insetto e flebiti superficiali, a condizione che la pelle sia integra.
Un fiore contro il dolore
Ad oggi, l'arnica è utilizzata quasi esclusivamente per uso esterno. In commercio sono disponibili oli, creme, pomate o gel, che presentano nella formulazione l'estratto di arnica da solo o associato ad altre piante con proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche.
Risulta particolarmente efficace contro le ecchimosi dovute a contusioni e distorsioni, ma anche contro edemi conseguenti a operazioni chirurgiche.
Infatti, facilita il riassorbimento di versamenti di sangue o di siero, che si verificano in caso di traumi grazie alle sue proprietà revulsive, che stimolano la circolazione sanguigna negli strati più superficiali della pelle. Per questo motivo, l’olio di arnica è efficace per contrastare i disturbi connessi al sistema circolatorio, come per esempio la fragilità capillare e le vene varicose. In caso di freddo, un buon oleolito di arnica, se massaggiato sulle mani e sui piedi, aiuta a riattivare il microcircolo.
Arnica, amica degli sportivi
L'arnica è molto apprezzata dagli sportivi, che usano l’olio per effettuare dei massaggi anche a scopo preventivo, prima dell'attività fisica. Infatti, l'Arnica è utile per proteggere muscoli, articolazioni e tendini. È un valido aiuto in caso di strappi muscolari.
È un ottimo rimedio anti fatica, indicato anche per facilitare il riposo dopo un grande sforzo fisico. In omeopatia viene usato per l'insonnia che segue a un superlavoro, che provochi sensazione di indolenzimento e percezione di scomodità a letto.
Arnica per uso interno
L'uso interno degli estratti di arnica è vietato perché può causare effetti tossici anche gravi: tachicardia, enterite e persino collasso cardiocircolatorio. In omeopatia, i rimedi a base di arnica, opportunamente diluita, possono essere assunti per via orale. Tuttavia i numerosi effetti collaterali invitano alla prudenza e al consiglio medico per l’assunzione interna.
Un rimedio per gli animali
L’efficacia dell’arnica può essere validamente utilizzata anche con gli amici a quattro zampe.
Molto utile per ridurre l’infiammazione e il dolore in caso di traumi e interventi chirurgici. La crema o il gel a base di arnica, applicati localmente, offrono un buon sollievo. L’unica precauzione è accertarsi che l’animale non possa leccare la zona su cui è stato applicato il rimedio.
Nei casi di disturbi muscolo scheletrici, come per esempio artrite e displasia, l’arnica può essere somministrata anche sotto forma di preparati omeopatici per via orale, seguendo le indicazioni terapeutiche riguardo al dosaggio. Come visto, infatti, l’arnica contiene principi attivi tossici, che sono dannosi anche per gli animali.
Precauzioni e avvertenze
I medicinali contenenti fiori di arnica devono essere usati solo negli adulti e negli adolescenti a partire dai 12 anni.
Nell'uso tradizionale non ci sono dati sufficienti a consigliarne l'applicazione nei bambini. Durante la gravidanza e l’allattamento, l'uso è sconsigliato.
Sono stati segnalati effetti collaterali, che includono reazioni allergiche come prurito, arrossamento della pelle ed eczema. In ogni caso, si raccomanda l’uso su pelle integra e non abrasa, perché può causare infiammazioni e dermatiti.
Chi presenta ipersensibilità alla pianta o ad altre piante della stessa famiglia, come per esempio la camomilla, deve evitare l’uso di prodotti contenti arnica.