Ti è mai capitato di gettare cibo ancora buono? Magari no… o forse sì.
Spesso guardando le etichette presenti sulle confezioni dei prodotti alimentari, interpretiamo male la dicitura e (inconsapevolmente) buttiamo via un alimento che può essere ancora consumato. Forse non lo sai ma la data presente sotto la scritta “Da consumarsi preferibilmente entro” è un indicatore di qualità che rappresenta il giorno fino al quale il prodotto mantiene intatte le sue proprietà organolettiche.
Ma quindi, oltre quella data, è ancora buono da mangiare? La risposta è sì!
Etichette: facciamo un po' di chiarezza
La Commissione Europea sta lavorando a una revisione delle normative per quello che riguarda le date di scadenza sugli alimenti, per combattere lo spreco alimentare.
L’etichetta con data “da consumarsi entro” indica un alimento con un consumo vincolante e che deve essere consumato entro quella data (es. prodotti freschi come pesce, carne, alcuni latticini, ecc.).
Per quello che riguarda l’etichetta con data “Da consumarsi preferibilmente entro” (TMC) il discorso cambia. Come già detto prima, oltre quella data l’alimento o prodotto alimentare in questione può essere ancora consumato.
Ogni anno per una cattiva interpretazione delle scadenze, vengo buttate tonnellate di cibo sprecato (oltre 9 milioni**). Gettare via cibo ancora buono, oltre ad essere uno spreco a livello di risorse (e ingiusto nei confronto di chi ne ha poco), significa emettere più CO2 (gas serra) e inquinare maggiormente il Pianeta.
Per ridurre questo grave problema, una delle azioni che la Commissione Europea in collaborazione con molti produttori e specialisti del settore alimentare hanno deciso di portare avanti è quella della Etichetta Consapevole di Too Good To Go - “Spesso Buono Oltre” che verrà applicata vicino alla data e dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro”.
Un incentivo a consumare, se ben conservato, l’alimento o prodotto alimentare ancora commestibile.
Cambiare le nostre abitudini per evitare lo Spreco Alimentare
Oltre ad apprendere meglio le etichette e seguire di più i nostri sensi (olfatto, gusto e vista) per continuare a consumare cibo ancora buono, è possibile adottare nuove abitudini per evitare sprechi.
Viene definito spreco alimentare tutte le volte che gettiamo nei rifiuti un prodotto alimentare o bevanda ancora commestibile e questo vale non solo per noi, ma anche per grandi catene e aziende di produzione alimentare. Per diverse motivazioni (estetiche, difetti, scadenze ravvicinante, questioni economiche, ecc.) questi prodotti di “scarto” diventano un vero e proprio spreco, perché potenzialmente consumabili da parte dell’uomo.
Ecco 5 consigli pratici per ridurre lo spreco alimentare
- Durante la spesa, non riempire il carrello ma compra solo ciò che ti occorre veramente
- Crea una lista della spesa con quello che vuoi consumare nell’arco della settimana
- Evita di riempire troppo il frigorifero
- Organizza bene il frigorifero in base alla data di scadenza del prodotto (es. in primo piano il cibo con shelf life breve, frutta e verdura in basso, ecc.) per conservarlo al meglio
- Utilizza il cibo avanzato per la preparazione di piatti originali (fai la giornata dello “Svuota Frigo”!) oppure condividilo con amici, parenti, colleghi, ecc.
I gesti che fanno la differenza
Adottare delle buone abitudini per ridurre gli sprechi alimentari fa bene a te e anche all’ambiente. Iniziamo sempre dai piccoli gesti per fare la differenza!
**Fonte: Too Good To Go (https://www.toogoodtogo.com/it/press/etichetta-consapevole-un-anno)