La boswellia è una pianta già utilizzata dalla medicina ayurvedica e conosciuta soprattutto per i benefici che apporta alle articolazioni. È un rimedio naturale impiegato a scopo curativo in particolare per i dolori muscolari e le patologie del sistema osteo-articolare, per le malattie infiammatorie intestinali e per l’asma.

Dalla resina ricavata dalla corteccia di boswellia si estrae un acido in grado non solo di contenere il dolore ma anche di ridurre il processo di infiammazione. L’olio essenziale è indicato per rilassarsi e distendere la mente.
Lo sapevi che gli egizi la utilizzavano per imbalsamare? E che la boswellia può essere efficace come un medicinale antinfiammatorio?

Scoprine le straordinarie proprietà, il meccanismo d’azione, le modalità d’uso e poche avvertenze.

Un analgesico e antinfiammatorio naturale

Originaria dell’India, la boswellia appartiene alla famiglia delle Burseraceae. Cresce comunemente nel sud est asiatico, nel nord Africa e in medio Oriente, ed è nota anche come albero dell’incenso. Incidendo la corteccia di una di queste specie, la boswellia serrata, si ricava una sostanza biancastra, simile alla resina, che solidifica a contatto con l’aria e assume una consistenza vetrosa e ambrata.

L’acido boswellico blocca lo sviluppo del processo infiammatorio perché agisce sugli enzimi che ne sono responsabili. Non argina solo il dolore: è un vero e proprio farmaco naturale capace di intervenire in modo terapeutico sulle infiammazioni di muscoli e articolazioni. La struttura chimica della boswellia è infatti simile a quella degli steroidi antinfiammatori utilizzati dalla medicina convenzionale, come l’ibuprofene.

L’invidiabile vantaggio, però, riguarda gli effetti collaterali: mentre i farmaci hanno spesso influssi negativi sulla mucosa gastrica, questo rimedio naturale non causa irritazioni allo stomaco, come comprovato dagli studi. La boswellia riduce il dolore e contribuisce a limitare il gonfiore, apportando maggior sangue a livello articolare. Si ottiene così un miglioramento della rigidità e delle capacità motorie e si previene la completa degenerazione.

In sostanza, questo farmaco tutto naturale può aiutare a migliorare la qualità della vita.

Quando usare la boswellia?

Per la sua azione antinfiammatoria, la boswellia è indicata per il trattamento di:

  • artrite, osteoartrite e artrite reumatoide; 
  • infiammazioni locali; 
  • disturbi degenerativi delle articolazioni;
  • difficoltà di movimento al risveglio;
  • dolori muscolari;
  • reumatismi;
  • artrosi;
  • infiammazioni dei tessuti molli quali tendiniti, borsiti e fibromialgia.

La boswellia trova utilizzo anche per asma e infiammazioni gastrointestinali (colite cronica e ulcerosa, morbo di Crohn).

Agli acidi contenuti nella resina sono attribuite anche proprietà antitumorali. Sebbene qualche conferma arrivi da studi condotti in vitro, per accertare un’azione benefica antineoplastica saranno ancora necessari ulteriori approfondimenti.

Estratto, tintura e olio essenziale

Sono ormai molti gli studi che hanno messo in evidenza l’azione positiva svolta sulle articolazioni dall’acido boswellico. Per sfruttare al meglio le proprietà fitoterapiche della pianta, orientati su integratori naturali concentrati.

La boswellia è reperibile in diverse formulazioni:

  • estratto secco, in compresse o capsule;
  • tintura madre;
  • ingrediente base di creme e pomate, soprattutto analgesiche, per uso locale;
  • olio essenziale, da utilizzare soprattutto per massaggi o per inalazione.

Dalla gommoresina oleosa della boswellia si ricava, per distillazione, l’olio essenziale di incenso. Fin dall’antichità, esso veniva utilizzato per unzioni, fumigazioni, impacchi e unguenti. Anche oggi ne è previsto l’uso in aromaterapia per frizioni, impacchi, lavaggi e suffumigi.

Vediamo perché, proseguendo il nostro viaggio tra i segreti della boswellia.

L’incenso: l’olio essenziale di boswellia

Olio essenziale di Boswellia

Se vuoi procurarti l’olio essenziale estratto dalla gommoresina della boswellia, dovrai chiedere al tuo erborista o farmacista di fiducia l’olio essenziale di incenso (https://sorgentenatura.it/s/oli-essenziali-puri ).
Gli acidi boswellici (qui presenti per circa il 30 per cento) reagiscono bene con gli acidi responsabili dei processi infiammatori: per questo vanta davvero notevoli proprietà. Scoprile tutte

  • Azione antisettica e antibatterica: è particolarmente indicato per le malattie respiratorie. Ha un effetto sedativo sulla tosse e il catarro. L’olio essenziale contribuisce a mantenere sgombre le vie respiratorie, prevenendo tra l’altro le infiammazioni oculari da congestione delle mucose nasali. È utile negli attacchi d'asma, poiché rallenta e calma l'accelerazione del respiro: in questi casi, friziona sul petto, la zona di maggior oppressione, fino a riscaldare l'area interessata per dare sollievo.
  • Proprietà antinfiammatoria: l’olio può essere applicato per massaggiare zone dolenti, per esempio dopo un allenamento sportivo, per alleviare i reumatismi o per migliorare la funzionalità articolare.
  • Potere antisettico: puoi diffonderlo nell’ambiente per purificare l’aria. Può essere utilizzato nei diffusori e bruciatori di essenze per profumare e disinfettare, inducendo anche un'azione rilassante generale.

Che ne dici di un bagno super distensivo? Combina l’olio essenziale di incenso con latte e miele e immergiti nell’acqua calda dopo aver aggiunto il composto.

Efficacia e avvertenze per l’uso

L’efficacia degli estratti di boswellia è al centro di un acceso dibattito: si trova traccia di pareri opposti anche nei forum in rete dedicati alle cure naturali. Alcuni studi sostengono che l'utilizzo della boswellia in pazienti affetti da artrite reumatoide produca un miglioramento dei sintomi. Altri sono convinti che la pianta non sia in grado di apportare alcun beneficio.

In generale si può pensare che l’efficacia sia maggiore nei giovani e comunque in persone che hanno disturbi al sistema osteo-articolare lievi o di recente insorgenza.

L’utilizzo di boswellia non presenta particolari controindicazioni; anzi, rispetto ai comuni farmaci antinfiammatori non evidenzia effetti collaterali per lo stomaco. Per questo può essere una prima soluzione, meglio tollerata dall’organismo, per trattare problematiche di moderata entità: sarà poi il medico a dare il giusto consiglio per situazioni più serie o continuative.

L’unica avvertenza riguarda le persone che possono avere un’accertata ipersensibilità verso uno o più dei suoi componenti. I rari casi di effetti indesiderati riguardano lievi reazioni allergiche, nausea e diarrea.

È sconsigliata in caso di gravidanza e allattamento.