Cos'è l'Ashwagandha?
L'Ashwagandha, nota anche con il nome di Withania somnifera, uva spina velenosa, ginseng indiano o ciliegia d'inverno, è un arbusto erbaceo appartenente alla famiglia delle Solanaceae.
Essa cresce spontaneamente in zone in alcune zone del Mediterraneo, sopratutto in Sicilia e Sardegna, e in Nord-Africa, anche se la sua coltivazione è maggiormente diffusa nel territorio asiatico ed in particolare in paesi come Nepal, India, Sri Lanka e Pakistan.
Questa pianta è rivestita da piccoli peli che gli conferiscono un manto dal riflesso grigio e può raggiungere altezze di circa 1,70 metri. L'Ashwagandha produce fiori pigmentati di verde e giallo e frutti molto simili a bacche, colorati a seconda del grado di maturazione, che possono essere gialli, arancioni o rossi, ciò nonostante il suo utilizzo in ambito fitoterapico, che la vede utilizzata per curare numerose patologie, è dato principalmente dai principi attivi contenuti nelle sue radici.
Proprietà e benefici dell'Ashwagandha
I principi attivi (withanolidi) che caratterizzano l'Ashwagandha sono in grado di prevenire nonché sanare moltissime problematiche. Questa rappresenta infatti una delle piante fondamentali per il trattamento mediante la pratica dell'Ayurveda, medicina tradizionale molto diffusa in India fin dall'antichità e presente ad oggi in tutto il subcontinente indiano nonché in buona parte d'Europa e degli Stati Uniti, dove è utilizzata nell'ambito della medicina alternativa.
Essa funge principalmente come rimedio fitoterapico adattogeno in grado di produrre un miglioramento generale delle condizioni fisiche e psichiche ottimizzando così la resistenza dell'organismo nei confronti dei vari stress psicofisici cui è potenzialmente sottoposto ed aiuta inoltre a regolare le funzioni metaboliche e le capacità cognitive.
Grazie a tali proprietà il “ginseng indiano” è molto noto nonché adoperato in primo luogo come antistress naturale utile nel contrastare stati di ansia, nervosismo e depressione, come pure in caso di insonnia, stanchezza e scarsa concentrazione.
L'Ashwagandha presenta inoltre interessanti proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche che nel corso degli anni l'hanno resa protagonista di innumerevoli studi specifici sull'uomo atti a dimostrarne l'efficacia. Da questi è emerso che tale pianta grazie alle proprietà già citate può essere utilizzata nel trattamento di malattie legate all'apparato respiratorio come ad esempio asma e bronchite e, non irritando in alcun modo le mucose gastriche, come invece accade per i farmaci di sintesi (chimici), si presta anche per sanare disturbi come gastrite, ulcera e reflusso gastroesofageo nonché artrite, dolori muscolari ed ossei, problemi reumatici.
Di recente il suo impiego ha rivelato interessanti prospettive in merito al trattamento di alcuni tipi di cancro (proprietà anticancerose), e di diverse forme di demenza senile e presenile come ad esempio il morbo di Alzheimer.
Questa pianta è a tutti gli effetti un rivitalizzante in grado di donare al nostro corpo longevità e salute ma è anche considerata un'importante afrodisiaco naturale che permette di migliorare le prestazioni sessuali rivelandosi un prodigioso alleato capace di contrastare l'impotenza maschile.
Come utilizzare l'Ashwagandha
Questo toccasana naturale lo si può trovare in commercio in polvere oppure in forma di compresse che possono essere assunte dalle due alle tre volte al giorno, tuttavia, nonostante si tratti di una panacea naturale vera e propria è comunque consigliato non abusarne perché se consumato in dosi elevate può provocare alcune controindicazioni.
Il suo impiego è inoltre sconsigliato in caso di gravidanza dal momento in cui potrebbe istigare all'aborto, ma è doveroso evitarlo anche successivamente, ovvero durante l'allattamento.