Cos’è?
Il tamari è un condimento giapponese a base di salsa di soia. È caratterizzato da un sapore forte e deciso ed ha una colorazione sui toni del caramello scuro.
La salsa tamari è ottenuta dalla cottura a vapore e dalla successiva fermentazione dei semi del Glycine max, una pianta erbacea annuale nativa dell’Asia. Una volta fermentato, il liquido viene poi filtrato e talvolta pastorizzato.
Pregi e benefici per la salute
La salsa tamari può sostituire in cucina l’uso del sale e del dado ed è per questo una valida alternativa per chi soffre di ipertensione. Contiene infatti - rispetto ad altri cibi - un bassa percentuale di cloruro di sodio ed è quindi, per chi è affetto da pressione alta, un condimento meno dannoso rispetto al comune sale da cucina.
A differenza di tutte le altre tipologie di salsa di soia, questa è adatta anche per chi è allergico o intollerante ai cereali e per chi soffre di celiachia; la ricetta originale della salsa tamari non prevede infatti l’uso del frumento.
Rispetto alla più classica e conosciuta salsa shoyu (salsa di soia), la salsa tamari ha un gusto più netto, un colore più scuro e una consistenza più densa. Inoltre non contiene glutine. Queste salse derivano entrambe dalla cosiddetta soia gialla e, in quanto fonti proteiche, sono ambedue utilizzate all’interno dei regimi alimentari vegani e vegetariani. Rispetto alla salsa shoyu, il tamari è meno economico tuttavia è anche più ricco di sostanze benefiche.
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Il tamari contiene buone quantità di vitamine, sali minerali e sostanze antiossidanti. Grazie alla presenza dei fermenti favorisce inoltre la flora intestinale e i processi digestivi. Oltre che dalla cucina orientale, questo condimento è molto apprezzato anche nel campo dell’alimentazione macrobiotica.
Non solo favorisce il benessere dell’intestino, ma aiuta anche a mantenere in salute il cuore e i vasi sanguigni.
Come usarla in cucina
La salsa tamari è particolarmente indicata per la preparazione del sushi e del sashimi ma è adatta anche per marinature, intingoli e brodetti. Può essere usata anche per preparazioni dolciarie e, più comunemente, per condire e insaporire le verdure, le insalate, i legumi e i cereali.
Il tamari si presta sia per essere unito ai piatti durante la cottura sia per essere aggiunto a crudo. È ideale per insaporire e accentuare il gusto di zuppe e minestre evitando in questo modo l’uso del sale.
Se non si è pratici della cucina orientale ma si vuole comunque beneficiare delle caratteristiche organolettiche e dei nutrienti di questa salsa, basta aggiungere qualche goccia di tamari nell’acqua di cottura della pasta o nei sughi: il tamari può infatti essere un’alternativa sfiziosa e originale per preparare deliziosi condimenti con cui condire il riso o la pasta.
Si presta per essere utilizzata da sola oppure combinata insieme ad olio, aceto, spezie ed erbe aromatiche che ne accentuino il sapore. Il prezzo della salsa tamari può variare a seconda del tempo di invecchiamento del prodotto e della qualità degli ingredienti utilizzati.