Riso rosso fermentato: di cosa si tratta?
Il riso rosso fermentato è una particolare qualità di riso ottenuta dalla fermentazione della comune Oryza Sativa. Il responsabile di questo processo di trasformazione è un lievito chiamato Monascus purpureus, conosciuto anche e più semplicemente come lievito rosso: un microorganismo che non solo apporta al riso il caratteristico colore ma che è anche responsabile delle virtù curative che lo hanno reso celebre.
Le origini del riso rosso fermentato sono antiche e risalgono all’ 800 a.C. e, in particolar modo, alla dinastia cinese Tang. Nella tradizione cinese è da sempre considerato ed elogiato per le sue particolari proprietà, sia in ambito alimentare che medico. Durante la dinastia Ming (1368-1644) venne riconosciuto dalla farmacopea cinese come alimento in grado di portare beneficio alla salute dell’uomo.
Ancora oggi, il riso rosso fermentato è apprezzato per i numerosi benefici che apporta all’organismo ed, in particolar modo, all’azione inibitoria che svolge nei confronti del colesterolo.
Riso rosso fermentato contro il colesterolo
Il riso rosso fermentato è spesso associato agli effetti positivi che esercita sul colesterolo. Una correlazione, quella tra alimento e patologia, che è supportata da un’oggettiva base scientifica.
Durante il processo di fermentazione, il Monascus purpureus arricchisce il riso con le monacoline, un gruppo di sostanze a cui viene attribuita un’attività ipocolesterolemizzante. A questo proposito, Akira Endo, professore dell’università di Tokyo, fece una scoperta decisiva (era il 1979) che aprì la strada ad un’intensa ricerca nei confronti del riso rosso fermentato.
Nello studio e nell’analisi delle monacoline evidenziò un’equivalenza interessante tra la monacolina K e la lovastatina, un farmaco appartenente alla categoria delle statine, ancora oggi considerate tra le risposte più efficaci nei confronti del colesterolo. Il professore dimostrò come questi due elementi presentassero la stessa capacità inibitoria nei confronti della malattia e addirittura la stessa composizione chimica: la monacolina, infatti, quando entra nell’organismo umano, subisce un processo di conversione e si trasforma in lovastatina.
Oggi la medicina è convinta che la monacolina K non sia l’unica sostanza responsabile della capacità del riso rosso fermentato di abbassare il colesterolo. Si è osservato che una dose di riso rosso fermentato, contenente 7 mg di monacolina k, è molto più potente ed efficace di una compressa farmaceutica che contiene 20 o 40 mg della corrispondente lovastatina. Al momento, dunque, non è ancora chiaro il meccanismo secondo cui il riso rosso fermentato possa abbassare il colesterolo: la monacolina K, prodotta durante il processo di fermentazione, è senz’altro coinvolta nell’azione terapeutica. Tuttavia, insieme ad essa, agiscono sicuramente anche altre sostanze che concorrono positivamente all’attività inibitoria del colesterolo. Non si spiegherebbe altrimenti, la diversità di efficacia tra una dose di riso rosso fermentato ed una compressa farmaceutica (contenente una maggiore quantità di lovastatina).
Infine, secondo uno studio condotto recentemente su 500 pazienti affetti da iperlipidemia (eccesso di colesterolo nel sangue), il consumo giornaliero di riso rosso fermentato provocherebbe una diminuzione di circa il 20% di colesterolo totale e circa il 30% di colesterolo LDL (colesterolo cattivo) in sole 4 settimane.
Dosaggi di riso rosso fermentato
Il riso rosso fermentato non si consuma come un qualsiasi riso. Dunque, dimenticatevi risotti, zuppe o qualsiasi altro tipo di ricetta.
Stiamo parlando di un prodotto che viene venduto in commercio come integratore alimentare sotto forma di polvere, capsule o tavolette. Ovviamente, la sua componente principale è rappresentata dalla monacolina K a cui sono associate le stesse capacità terapeutiche delle statine prodotte sinteticamente in laboratorio. Il Regolamento Europeo 432/2012 in materia di salute ha fissato a 10 mg la quantità di monacolina K che può essere contenuta all’interno degli integratori alimentari a base di riso rosso fermentato. Tale quantità coincide, inoltre, con la dose giornaliera massima consentita. Le norme comunitarie, inoltre, specificano ulteriori limiti: le etichette di questi prodotti possono dichiarare gli effetti positivi sul colesterolo a condizione che il loro utilizzo venga correlato ad una dieta equilibrata e sana.
Infine, data la provata efficacia degli integratori, molte persone affette da colesterolo sono spinte ad abbandonare i farmaci di sintesi in favore di un prodotto naturale: una scelta che non può essere presa in autonomia, ma solo sotto la supervisione di un medico che valuterà la possibilità e la bontà di questa soluzione.
Altre proprietà del riso rosso fermentato
Le proprietà benefiche del riso rosso fermentato non si limitano alla cura del colesterolo, ma comprendono anche il trattamento di ulteriori problematiche:
- Rafforza il sistema immunitario: l’abbondante presenza di flavonoidi, che caratterizza questo integratore, contribuisce all’ottimale funzionamento del sistema immunitario. I flavonoidi, infatti, sono potenti antiossidanti in grado di bloccare i danni provocati dai radicali liberi.
- Agisce contro lo stress: il fattore che conferisce al riso rosso fermentato una proprietà calmante è rappresentato dall’acido gamma-amminobutirrico.
- Aiuta le vie respiratorie: le saponine sono espettoranti che agiscono efficacemente contro tutte le affezioni catarrali del sistema respiratorio.
- Previene l’insorgenza di malattie cardiovascolari: la monacolina K riduce il colesterolo nel sangue e contribuisce, in questo modo, a prevenire malattie come l’ictus cerebrale e l’infarto.
- Normalizza il livello di trigliceridi: questo effetto è conseguenza dell’attività inibitoria della monacolina K nei confronti dell’enzima HMG-CoA- reduttasi, responsabile della sintesi del colesterolo.
Inoltre, la ricerca scientifica sta vagliando nuove possibilità di utilizzo del riso rosso fermentato, sia in campo oncologico sia per la prevenzione di malattie degenerative come il morbo di Alzheimer.
Composizione del Riso Rosso Fermentato
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Effetti collaterali
Il riso rosso fermentato è un prodotto naturale ed efficace, ma non totalmente privo di effetti collaterali.
La sua assunzione è vietata, innanzitutto, alle donne in gravidanza o in allattamento e ai pazienti che presentano patologie epatiche. Se assunto ad alte dosi e per periodi prolungati, il riso rosso fermentato può dare gli stessi effetti collaterali delle statine, ossia tossicità muscolari o alterazioni epatiche. Può, inoltre, interferire con altri farmaci, come antibiotici e antivirali. Il suo utilizzo costante e regolare determina anche un abbassamento dei valori di ubiquinone (coenzima Q10), una molecola antiossidante molto importante per il nostro organismo.
Per tutte queste ragioni, è opportuno che la sua assunzione avvenga sotto la supervisione di un medico e che sia, allo stesso tempo, accompagnata da uno stile di vita attivo e salutare.