Gli aspetti negativi della dieta senza glutine per i celiaci
La celiachia è un disturbo autoimmune in cui l'ingestione di glutine porta a danni significativi nell'intestino tenue. Per i celiaci, eliminare il glutine dalla dieta è l'unica soluzione conosciuta per prevenire i sintomi della celiachia e i danni associati. Tuttavia, ci sono diverse sfide e aspetti negativi in questo regime alimentare.
Reperibilità dei prodotti senza glutine
La disponibilità di cibi senza glutine è un problema limitante per chi segue una dieta gluten-free. La questione riguarda soprattutto i celiaci, poiché l'assunzione di glutine è causa di gravi problemi di salute:
- Problemi di accessibilità geografica: uno dei maggiori ostacoli nella dieta senza glutine è l'accessibilità geografica dei prodotti adatti. Nelle grandi città e centri urbani i negozi specializzati offrono una vasta varietà di prodotti senza glutine. Tuttavia, in zone periferiche o meno sviluppate, la disponibilità può essere molto limitata. Ciò obbliga chi segue una dieta gluten-free a compiere spostamenti maggiori o a fare ordini online.
- Variabilità nella qualità e nel gusto: non tutti i prodotti senza glutine sono uguali in termini di qualità o sapore. Alcuni prodotti risultano meno appetibili, il che può scoraggiarne il consumo, specialmente tra i bambini o tra chi è recentemente passato a una dieta senza glutine. Un buon compromesso è quello di sperimentare con le preparazioni fatte in casa.
- Limitazioni nella scelta del prodotto: la varietà di prodotti senza glutine è in crescita. Le opzioni rimangono comunque più limitate rispetto agli equivalenti con glutine. Questo si riflette non solo nella gamma di prodotti disponibili ma anche nelle varianti offerte. Questo limita la diversità alimentare, rendendo più difficile mantenere una dieta equilibrata e interessante.
Costi elevati
I prodotti senza glutine tendono ad avere un onere maggiore rispetto ai loro corrispettivi con glutine. Questo si deve a vari fattori, inclusi i costi più elevati di produzione. Le spese aggiuntive possono rappresentare uno sforzo finanziario significativo per le famiglie, specialmente se più membri necessitano di alimenti specifici. Ma da cosa dipendono questi costi?
- Produzione specializzata: gli alimenti senza glutine richiedono strutture separate o linee di produzione dedicate per evitare la contaminazione con il glutine. Questo può significare investimenti aggiuntivi in attrezzature e spazi, che a loro volta incrementano i costi di produzione.
- Ingredienti più costosi: i sostituti del grano come la farina di mandorle, sono più costosi delle tradizionali farine di frumento. Inoltre, questi ingredienti possono richiedere importazioni da altre parti del mondo, alzando i costi di trasporto.
- Processi di certificazione: ottenere questa garanzia certificata comporta test regolari e procedure di audit. Questi processi aggiungono costi ulteriori che vengono poi riflessi nel prezzo al dettaglio.
- Volume di vendita inferiore: gli alimenti senza glutine hanno un mercato più ristretto rispetto agli alimenti convenzionali. Ciò impedisce di beneficiare delle economie di scala che aiutano a ridurre i costi di produzione e di distribuzione.
In Italia, ci sono varie forme di aiuto economico per mitigare i costi più elevati dei prodotti senza glutine. Questi sostegni sono principalmente gestiti a livello regionale, quindi possono variare in base alla zona di residenza del celiaco. Per accedere a questi sostegni, di solito è necessario essere in possesso di una diagnosi ufficiale certificata da un medico. In seguito, si può presentare la richiesta appropriata alle autorità sanitarie locali o agli uffici designati nella propria regione di residenza.
Rischio contaminazione incrociata
La contaminazione incrociata si verifica quando tracce di glutine vengono accidentalmente trasferite a un alimento originariamente privo di glutine. Questo può accadere durante la produzione, la preparazione, la cottura o il servizio dei cibi. Vediamo più in dettaglio i contesti in cui si verifica e come può essere gestita.
- Produzione e imballaggio: in ambienti di produzione che non sono esclusivamente dedicati ai prodotti senza glutine, c'è il rischio che il glutine presente in altri prodotti venga trasferito a quelli senza glutine. Questo può accadere attraverso l'uso condiviso di macchinari, superfici di lavoro o utensili. Le aziende che producono sia alimenti con glutine sia senza devono adottare rigorose procedure di pulizia per minimizzare questo rischio.
- Preparazione domestica e ristorazione: a casa o nei ristoranti, la contaminazione incrociata può verificarsi in diversi modi. Gli utensili condivisi come taglieri e coltelli, possono trattenere residui di glutine. È importante quindi lavarli accuratamente dopo ogni utilizzo e lo stesso vale anche per le superfici di lavoro. L'uso condiviso di olio per friggere o condimenti come burro e marmellate può essere una fonte di contaminazione se gli utensili contaminati vengono immersi nei contenitori comuni.
Carenze nutrizionali
Questo tipo di dieta, se non gestito con attenzione, può portare a carenze nutrizionali. Vediamo in dettaglio quali possono essere questi squilibri e come possono essere affrontati.
- Fibre: molti sostituti senza glutine sono realizzati con farine raffinate che contengono meno fibre. La carenza di fibre può portare a problemi digestivi come stitichezza e può influenzare negativamente la salute intestinale. Prodotti realizzati con farine integrali o a base di cereali come quinoa, amaranto e grano saraceno, sono naturalmente ricchi di fibre e altri nutrienti.
- Ferro e vitamina B: ai cereali possono essere aggiunti nutrienti che non sono naturalmente presenti in quantità significative. Molti alimenti senza glutine non sono fortificati in modo simile, il che può portare a carenze. Leggere attentamente le etichette per verificare la presenza di questi nutrienti.
- Calcio e vitamina D: la celiachia può compromettere l'assorbimento di nutrienti, aumentando il rischio di malattie come l'osteoporosi. La limitata disponibilità di prodotti senza glutine fortificati con questi nutrienti può esacerbare il problema. Se necessario, integrare la dieta con multivitaminici o supplementi specifici, dopo aver consultato un medico o un nutrizionista. Questo può aiutare a coprire eventuali carenze.
Gli aspetti negativi della dieta senza glutine per i non celiaci
Nonostante la mancanza di necessità clinica, molte persone senza celiachia o sensibilità al glutine scelgono di adottare una dieta gluten free. Questa scelta può essere guidata da una percezione che "mangiare senza glutine fa bene" a prescindere dal contesto medico individuale.
Percezione errata dei benefici
Bisogna conoscere i benefici reali di una dieta senza glutine per chi soffre di celiachia o di sensibilità al glutine e i presunti vantaggi per il resto della popolazione. Sarebbe opportuno eliminare il glutine solo su chiare indicazioni mediche e non su mode che creano percezioni errate dei benefici. Questo malinteso può portare a scelte dietetiche non necessarie e potenzialmente dannose. Ma cosa porta a fare una scelta del genere?
- Media: la dieta senza glutine è stata spesso promossa come una scelta salutare per tutti, associando l'eliminazione del glutine a vari benefici, come perdita di peso, energia aumentata e una migliore salute digestiva. Questi messaggi possono essere ingannevoli se non sono supportati da evidenze scientifiche.
- Testimonianze aneddotiche: quando le persone sentono racconti di miglioramenti significativi della salute grazie alla dieta senza glutine, possono essere tentate di provarla, anche in assenza di problemi medici correlati al glutine.
Come visto, i prodotti senza glutine spesso possono essere carenti di fibre, vitamine e minerali. Adottare una dieta del genere senza un'adeguata pianificazione può portare a squilibri alimentari.
Effetto placebo
L'effetto placebo è un fenomeno psicologico che può avere un impatto significativo sul benessere percepito di una persona. Nella dieta senza glutine, l'effetto placebo si ha quando chi non è celiaco o sensibile al glutine sente miglioramenti nella salute. Questa percezione corrisponde con l'eliminazione del glutine dalla dieta; in realtà, non ci sono cambiamenti fisiologici reali causati dall'esclusione del glutine stesso. Vediamo insieme quali conseguenze potrebbe avere questa scelta alimentare.
- Aspettative e convinzioni: le persone possono essere influenzate da articoli, testimonianze e tendenze popolari. La forte convinzione porta gli individui a percepire un miglioramento del benessere generale, riduzione dell'infiammazione, aumento dell'energia e miglioramento della digestione.
- Riduzione della nocebo: è un evento psicosomatico dove le aspettative negative riguardo un trattamento causano effetti collaterali o peggiorano i sintomi. Smettere di mangiare alimenti che si credono nocivi può ridurre stress e preoccupazione per gli effetti negativi del glutine. Di conseguenza, si può riscontrare un miglioramento del benessere percepito.
L'effetto placebo, nonostante possa avere risultati positivi temporanei, può portare a problemi sulla propria salute. Ignorare o sottovalutare altri possibili problemi di salute o sintomi, attribuendo tutti i benefici alla dieta senza glutine, può portare a mancate diagnosi e trattamenti adeguati.
Consumo di alimenti processati
L'eliminazione del glutine, anche laddove non necessaria, può portare all'uso eccessivo di prodotti senza glutine altamente raffinati, i quali possono avere implicazioni negative sulla salute. Vediamo quali sono:
- Carenza di nutrienti: i prodotti raffinati spesso mancano di nutrienti essenziali presenti nei cereali integrali, come fibre, vitamine e minerali. Il consumo regolare di alimenti raffinati può portare a carenze nutrizionali e contribuire a problemi di salute a lungo termine, come malattie cardiache e diabete.
- Indice Glicemico alto: molti prodotti senza glutine raffinati causano un rapido aumento dei livelli di zucchero nel sangue. Questo può portare a picchi di insulina e, nel tempo, aumentare il rischio di insulino-resistenza e diabete tipo 2.
- Additivi e conservanti: grassi, zuccheri e additivi chimici vengono aggiunti ai cibi senza glutine per migliorarne sapore e consistenza. Questi ingredienti possono avere effetti negativi sulla salute, come l'aumento del rischio di obesità e malattie cardiovascolari.
Scritto da Lo staff di Greenweez.it