Cos'è il cardamomo e qual è la sua origine
Il cardamomo (vero cardamomo o cardamomo verde) è una spezia che si ottiene dai semi di una pianta erbacea tropicale, la Elettaria cardamomum, appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, la stessa di zenzero, pepe e curcuma. L'origine del cardamomo è nel continente asiatico, in particolare in India e Malaysia, ma ad oggi viene coltivato anche in Cambogia, Vietnam e Sri Lanka.
Da non confondere con il cardamomo nero, che si ottiene invece dall'Amomum subulatum, il vero cardamomo, chiamato anche cardamomo verde per via del colore dei suoi baccelli, è più raro e quindi più costoso e pregiato e si caratterizza per un sapore deciso e balsamico, quasi pepato.
Una spezia molto antica che giunse in Europa lungo le vie carovaniere, il cardamomo era conosciuto già dai Romani e dai Greci, che lo utilizzavano soprattutto come ingrediente per la creazione di profumi.
In India e nel Medio Oriente il cardamomo è una delle spezie maggiormente usate per arricchire i sapori delle più svariate pietanze, come riso basmati, arrosto di carne, pesce in umido e moltissimi dessert, ma è molto diffusa anche l'usanza di miscelarlo a tè o caffè. Anche nel nord Europa il cardamomo rappresenta un ingrediente principale di diversi piatti tradizionali, specialmente il pane, e viene spesso unito a cannella e chiodi di garofano.
Cardamomo, dove trovarlo
Probabilmente vi sarà capitato di gustare questa spezia più spesso di quanto pensiate: il cardamomo infatti, è un ingrediente utilizzato per la preparazione di molti tè, infusi e dolcetti confezionati. Ma dove si può trovare il cardamomo da usare come ingrediente nelle ricette? Il cardamomo viene venduto in erboristerie, rivendite online oppure anche in qualche supermercato ben rifornito; su Sorgente Natura ad esempio, potete acquistare il cardamomo in diverse forme:
- Cardamomo in baccello
- Cardamomo in polvere
- Olio essenziale di cardamomo
Se vuoi che l'aroma di questa spezia si conservi il più a lungo possibile, il consiglio è quello di acquistare il cardamomo in baccelli: i semi contenuti all'interno potranno poi essere macinati, per essere aggiunti a quelle preparazioni che richiedono il cardamomo in polvere, come i dolci.
Proprietà del cardamomo
Oltre ad essere conosciuto e largamente impiegato come spezia nella cucina orientale, il cardamomo vanta anche notevoli proprietà benefiche, e il suo uso come fitoterapico risale a tempi antichissimi. Nella medicina ayurvedica ad esempio, il cardamomo viene considerato un rimedio efficace per la tosse e i disturbi del sistema urinario; nella medicina tradizionale cinese invece, il cardamomo viene impiegato come rimedio contro i disturbi dell'apparato gastrointestinale, come mal di stomaco e dissenteria. Infine, secondo gli Arabi, il cardamomo era addirittura dotato di virtù magiche, tanto da essere spesso citato nelle "Mille e una notte" per i suoi poteri afrodisiaci.
Oggi sappiamo che il cardamomo non ha nulla di magico e deve le sue numerose virtù soprattutto a un olio essenziale, la sua componente principale. E' all'olio essenziale presente nei semi che vengono attribuite le proprietà digestive, antinfiammatorie e antisettiche.
Il cardamomo però, oltre all'olio essenziale, è ricco di tantissimi nutrienti e micronutrienti, tra i quali:
- Fibre
- Proteine
- Carboidrati
- Grassi
- Acqua
- Vitamine (A, B1, B2, B3, B6, C)
- Minerali (ferro, zinco, fosforo, magnesio, rame, calcio, potassio e manganese)
Come usare il cardamomo in erboristeria
Come abbiamo visto, i semi di cardamomo sono utilizzati in oriente non solo come aroma per insaporire le pietanze, ma anche per le loro proprietà benefiche per l'organismo. Gli studi scientifici più recenti, hanno dato credito alla maggior parte degli usi tradizionali della medicina orientale, tanto che l'utilizzo del cardamomo come fitoterapico si sta diffondendo anche in occidente. Ma quali sono le proprietà del cardamomo? E come si utilizza il cardamomo in erboristeria? Vediamo più nel dettaglio come e quando sfruttare le virtù di questa preziosa spezia.
Cardamomo contro i disturbi dell'apparato digestivo
Gustarsi una tisana calda a base di cardamomo può rivelarsi molto utile in caso di mal di stomaco, gonfiore addominale e flatulenza, oppure può essere semplicemente un ottimo modo per aiutare la digestione a fine pasto. Infatti il cardamomo viene utilizzato fin dall'antichità per i disturbi dell'apparato digestivo grazie alle sue proprietà sgonfianti, digestive e antispasmodiche.
Cardamomo contro i disturbi del cavo orale
L'azione antisettica del cardamomo, dovuta principalmente all'olio essenziale, aiuta in caso di mal di denti e gengiviti. Per liberare tutto il suo potenziale benefico, mastica qualche seme oppure prepara un infuso ed esegui degli sciacqui una volta che la bevanda si sarà raffreddata.
Cardamomo per le vie respiratorie
Le sostanze contenute nell'olio essenziale di cardamomo, in particolare il cineolo, hanno una funzione antisettica che aiuta in caso di malanni invernali come tosse e raffreddore. Puoi sfruttare al meglio questa proprietà gustandoti una tisana calda a base di semi di cardamomo oppure preparando un recipiente con acqua bollente in cui versare qualche goccia di olio essenziale per fare dei suffumigi.
Cardamomo contro l'alitosi
Grazie al suo aroma balsamico e rinfrescante e alla sua azione antisettica, che contribuisce a mantenere pulito il cavo orale eliminando i microrganismi indesiderati, il cardamomo si è rivelato un valido aiuto per combattere l'alito cattivo. Basta masticare uno o due semi un paio di volte al giorno per vedere i primi benefici.
Cardamomo per l'apparato cardiovascolare
Le proprietà antinfiammatorie del cardamomo aiutano ad abbassare la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo LDL, il cosiddetto colesterolo "cattivo". Una buona abitudine è quella di utilizzare più spesso questa spezia in cucina: il suo aroma infatti, permette di risparmiare su altri condimenti decisamente meno salutari, come il sale.
Cardamomo per aiutare il metabolismo
I semi del cardamomo sembrerebbero avere un ruolo anche nell'accelerazione del metabolismo: il cardamomo infatti si è rivelato un buon disintossicante e brucia grassi. Ma come si può usare il cardamomo per dimagrire? Ad esempio sorseggiando una tisana due volte al giorno, oppure imparando ad usare questa spezia in cucina, aggiungendola più spesso ai vostri piatti.
Come usare il cardamomo in cucina
Il cardamomo è un ingrediente tipico di moltissimi piatti della cucina orientale. Nella cucina indiana ad esempio, viene utilizzato per la preparazione del curry e del garam masala, due tra i mix di spezie più famosi al mondo, oltre che per aromatizzare il tè. Gli arabi invece usano il cardamomo per preparare il qahwa, un tipico caffè a cui vengono tradizionalmente attribuite proprietà toniche.
In Cina è il cardamomo nero ad essere maggiormente utilizzato: viene aggiunto a svariate pietanze, tra cui piatti a base di carne, pesce, riso e verdure.
In occidente invece, in particolare in nord Europa, è il cardamomo verde quello più diffuso, che viene utilizzato soprattutto come aroma in tè, tisane, liquori e dessert. E' un ingrediente tipico del pain d'epices, un dolce della tradizione francese originario della Cina e giunto in Francia durante il Medio Evo. In Svezia invece, si usa per la preparazione del glögg, un alcolico tipico simile al nostro vin brulè.
Ricette con cardamomo
Come abbiamo detto, sul mercato sono disponibili varie forme di cardamomo, dalla polvere fino all'olio essenziale: tutto ciò che vi resta da fare è scegliere la tipologia più adatta alle vostre esigenze! Per la preparazione di primi e secondi piatti o dessert ad esempio, generalmente si utilizzano i semi di cardamomo ridotti in polvere, mentre per la preparazione di tè o tisane, è sufficiente mettere in infusione i semi interi.
Tisana digestiva al cardamomo
Come possiamo preparare una tisana al cardamomo? E' molto semplice e soprattutto veloce: non è necessario nemmeno macinare i semi! Vediamo cosa ci serve:
- 1 cucchiaino di semi di cardamomo
- 1 tazza d'acqua (circa 200 ml)
- 1 stecca di cannella
Preparazione: mettete i semi di cardamomo e la stecca di cannella nell'acqua e portate a ebollizione. Lasciate bollire il decotto per 5 minuti; trascorso il tempo, spegnete la fiamma e lasciate riposare per 5/10 minuti. Filtrate e…voilà! La vostra tisana al cardamomo è pronta. Perfetta da gustare a fine pasto oppure ogni volta che si ha voglia di una coccola calda.
Torta al cardamomo vegana
Una ricetta in cui il cardamomo è il vero protagonista è la Kardemummakaka, ovvero la torta al cardamomo svedese. Questa semplice ciambella è uno dei dolcetti tipici da gustare durante la fika, la tradizionale pausa giornaliera considerata in Svezia una vera e propria istituzione sociale, in cui si beve un caffè insieme ai colleghi o agli amici, rigorosamente accompagnato da qualcosa di buono. Abbiamo preso ispirazione da questo dolce per una ricetta della torta al cardamomo in versione vegana.
Ingredienti per una tortiera da 24 cm di diametro:
- 300 g di farina tipo 1
- 300 g di malto di riso
- 200 ml di panna di soia
- 100 ml di latte vegetale
- 20 g di baccelli di cardamomo
- Succo e scorza di un limone
- Una bustina di polvere lievitante a base di cremor tartaro
Procedimento: Iniziate con l'aprire i baccelli di cardamomo ricavandone i semi, che andranno poi macinati in un mortaio fino a ridurli in polvere.
Miscelate tra loro gli ingredienti secchi, quindi la farina, la scorza di limone, il cardamomo macinato e la bustina di polvere lievitante.
In una ciotola a parte mettete tutti gli ingredienti liquidi: panna, latte, malto di riso e succo di limone.
Sbattete con le fruste fino a raggiungere una consistenza spumosa; a questo punto aggiungete gradualmente anche gli ingredienti secchi, continuando a lavorare l'impasto con le fruste.
Versate l'impasto nella tortiera e infornate in forno statico preriscaldato a 180°C per 20-25 minuti (potete verificare a che punto è la cottura facendo la prova dello stecchino).
Per finire, potete decorare la torta con un mix di cannella e zucchero di canna, oppure semplicemente con zucchero a velo.
Cardamomo, controindicazioni e avvertenze
Il cardamomo è una sostanza normalmente sicura e senza effetti collaterali, ma ci sono delle particolari situazioni in cui è bene fare maggiore attenzione.
- E' sconsigliato l'uso del cardamomo in gravidanza e durante l'allattamento, per via della mancanza di sufficienti studi che ne provano la sicurezza.
- Coloro che soffrono di calcolosi alla colecisti farebbero bene ad evitare questa spezia: il cardamomo potrebbe stimolare la motilità dei calcoli, causando dolori addominali o coliche.
- Sono stati riscontrati casi di interazione con farmaci antiaggreganti, come l'aspirina, per questo è meglio non utilizzare il cardamomo se si è sottoposti a una terapia farmacologica di questo tipo.