Un prodotto benefico per natura
Il bicarbonato è uno di quei prodotti molto semplici che esistono da sempre e che fanno parte del nostro quotidiano. Da qualche anno, siamo sempre più sensibili al tema dell'ambiente e all'ecologia, e questo ci porta a scoprire o riscoprire i prodotti naturali che sono intorno a noi, e che non hanno mai perso la loro efficacia. Riconosciuto come prodotto naturale senza rischi per l'uomo e l'ambiente, il bicarbonato si inscrive nella lista dei prodotti utili per la salvaguardia del pianeta.
Un prodotto indispensabile
Uno degli effetti benefici più conosciuti del bicarbonato è quello di placare i disturbi e le fragilità dell'apparato digerente. Ma ridurlo soltanto a questo ruolo significa utilizzarlo per un decimo delle sue potenzialità. Scoprirete la sua grande polivalenza, e come possa risolvere molti dei nostri problemi quotidiani di bellezza, igiene e anche di salute. In casa, dal pavimento al soffitto e dal bagno al giardino passando per il garage, lo sport e il tempo libero, per non parlare della cura degli animali domestici, il bicarbonato interviene dappertutto! In cucina, è utile sia per la pulizia degli utensili sia per la preparazione dei piatti, dove può essere perfino indispensabile. È un ingrediente di molte specialità gastronomiche, che non riuscirebbero altrettanto bene senza il suo contributo.
Un prodotto del futuro
L'uso del bicarbonato risale a tempi immemorabili. Sembra abbia accompagnato la vita dell'uomo durante tutta la sua storia, dall'antichità fino ai giorni nostri. All'origine è un minerale naturale, il natron (carbonato di sodio). È stato scoperto e utilizzato allo stato grezzo, in seguito sotto una forma molto più elaborata ma sempre naturale ed ecologica, simile al bicarbonato che conosciamo oggi.
In Egitto
Il natron era già conosciuto e utilizzato nell'antico Egitto. Avendo presto compreso i benefici che se ne potevano ricavare in molti campi, gli Egizi lo estraevano dal fondo dei laghi prosciugati e dal letto dei fiumi in secca. Per i primi tempi ne fecero un uso molto semplice, accontentandosi di diluirlo nell'acqua. Poi scoprirono che era possibile mescolarlo a numerose altre sostanze per accrescerne le proprietà. Misero cosi a punto una miriade di rimedi e di ricette.
- Sapone, dentifricio... Mescolando il natron a cenere e argilla, ottennero una pasta da sfregare sul corpo per la pulizia quotidiana, antenata dell'attuale sapone. Confezionarono anche una pasta di cui si servivano per pulire i denti e risciacquare la bocca. Avendo scoperto le sue formidabili qualità come assorbente di odori, ne fecero anche un deodorante per il corpo.
- Il vetro... Gli Egizi scoprirono inoltre che, riscaldando il natron mescolato a calce e sabbia, si otteneva il vetro. Si lanciarono allora nella fabbricazione di questo nuovo materiale e osservarono anche che, secondo il tipo di sabbia impiegata, era possibile creare vetro di diversi colori. Fonte di rilevanti guadagni, il bicarbonato divenne monopolio dei faraoni.
In Grecia e in Cina
- Nel corso dei secoli seguenti, anche Greci e Romani, grazie ai rapporti con l'Egitto, scoprirono il bicarbonato. Impararono così a farne un uso rilevante, in particolare per la pulizia dei tessuti, per l'igiene del corpo e per cucinare.
- Molto conosciuto nella Cina imperiale, il bicarbonato è sempre stato utilizzato anche qui come ingrediente per la cucina.
Che cos'è il bicarbonato?
Il bicarbonato si ottiene dal natron (da qui il suo nome latino, natrium bicarbonicum, utilizzato in omeopatia). I giacimenti di natron più rilevanti sono in Africa e negli Stati Uniti, più precisamente nel Wyoming. Infatti, il natron è un minerale composto di carbonato di sodio e di bicarbonato di sodio, proveniente in gran parte dall'evaporazione di antichi laghi (da cui deriva il potere disinfettante e disseccante del natron).
Dal minerale al bicarbonato di oggi
Prodotto oggigiorno in grandi quantità, il bicarbonato non è sempre stato quello che conosciamo attualmente. Pur essendo elaborato a partire da risorse naturali, è un prodotto al tempo stesso puro e composto, che subisce un complesso processo di raffinamento. La sua formula chimica è NaHC03, il che significa che è costituito da quattro elementi: il sodio (Na), l'idrogeno (H), il carbonio (C) e l'ossigeno (0). È atossico per l'uomo e per l'ambiente.
Benefici effetti per la salute
Nel 1971, il chimico e medico francese Nicolas Leblanc riesce a ottenere dal natron il carbonato di sodio (Na2C03). Presto, tale carbonato di sodio fu utilizzato per le più diverse applicazioni, soprattutto per calmare mal di stomaco e irritazioni gastriche; costituì davvero l'antenato del bicarbonato che oggi conosciamo. Dopo questo successo, il duca d'Orleans finanziò le ricerche di Leblanc aiutandolo a fondare una fabbrica di soda artificiale. Ma la Rivoluzione francese mise un termine alle sue ricerche. Andato in rovina e disperato, Leblanc si suicidò nel 1806. Dopo la sua morte, il carbonato di sodio fu riconosciuto come medicinale eccezionale e venduto nelle farmacie.
Dolci e pasticceria
Si deve a due pasticceri di New York, John Dwight e Austin Church, la ripresa, nel 1846, degli studi di Nicolas Leblanc. Essi misero a punto per primi una tecnica per raffinare il carbonato di sodio: raffinarono parzialmente il natron e lo calcinarono, poi, dopo averlo sciolto, ottennero una cristallizzazione che dava come risultato un carbonato di sodio estremamente fine. Aggiunsero quindi del diossido di carbonio per ottenerne il bicarbonato. Da buoni pasticceri, scoprirono che, aggiunto al latte nell'impasto del pane, tale bicarbonato era del tutto simile al lievito: era capace di far lievitare incredibilmente bene la pasta! La loro scoperta rivoluzionò il mondo della pasticceria: diminuendo la farina e aggiungendo bicarbonato, dolci e pasticcini divennero più digeribili, soffici e leggeri. Oggigiorno, gli eredi di John Dwight e Austin Church sono alla testa della seconda più importante produzione mondiale di bicarbonato.
Il bicarbonato in laboratorio
Il celebre procedimento Solvay ha rivoluzionato la storia del bicarbonato perché ha semplicemente consentito di crearlo in laboratorio. Ernest Solvay, un chimico belga, mise a punto questo nuovo procedimento che consiste nel produrre del carbonato di sodio associando gesso a cloruro di sodio, cioè salgemma (sale fossile estratto dalle miniere). Aggiungendo poi del diossido di carbonio a questo composto, si ottiene il bicarbonato così come lo conosciamo. Il bicarbonato prodotto con questo procedimento è molto più fine e di grande qualità. Associandosi al fratello, Ernest Solvay diede vita a un'impresa oggi divenuta notissima multinazionale che opera in tre ambiti di attività: il chimico, il farmaceutico e quello delle materie plastiche.
Virtù e impieghi del bicarbonato
Il bicarbonato è un prodotto estremamente polivalente. È presente tanto nell'armadietto dei medicinali di casa che nei prodotti di bellezza o in cucina. Ce ne serviamo in casa, nel garage, in giardino e persino per cucinare... Il bicarbonato cura, pulisce, sgorga, smacchia, deodorizza, risana... È un ripulente, addolcente, candeggiante, antiacido, anticalcare, deodorante...
Caratteristiche principali
- È solubile in acqua, ciò che consente di usarlo anche diluito.
- È molto poco solubile in alcol (etanolo). D'altra parte non lo si usa quasi mai con l'alcol.
- È abrasivo. Questa proprietà, dovuta alla forma fine e angolosa dei cristalli che lo compongono, è particolarmente interessante per lucidare o levigare (elettrodomestici, argenteria...). Sciogliendosi con l'acqua, diventa tuttavia un abrasivo delicato che consente di pulire e sgrassare perfettamente ogni superficie, anche le più fragili e delicate, senza rigarle o danneggiarle.
- È fungistatico (cioè inibisce la crescita dei funghi, causa di irritazioni e malattie). In questo senso, è uno dei migliori rimedi contro ogni forma di muffa e di micosi.
- È un eccellente agente alcalino, con un pH da 8 a 8,5 che gli consente di sconfiggere ogni acidità, anche la più potente.
- Non è infiammabile. Questa proprietà è di grande aiuto per estinguere le fiamme, al punto che entra nella composizione delle sostanze contenute negli estintori.
- È biodegradabile e può sostituire numerosi prodotti di pulizia industriali e tossici senza perdere nulla sul piano dell'efficacia.
La temperatura dell'acqua
Per non perdere efficacia, il bicarbonato deve essere diluito in acqua fredda o appena tiepida. Se necessario, l'acqua può anche essere calda, ma non oltre 50 °C perché altrimenti il bicarbonato si decompone perdendo il diossido di carbonio. Associato ad altri prodotti (aceto, sapone nero, sale, ecc.), può essere utilizzato anche con acqua molto più calda.
Gli usi più comuni
- Aggiungerlo nell'acqua della vasca da bagno o nel pediluvio, in caso di stanchezza.
- Addolcire un'acqua troppo dura o troppo calcarea.
- Impiegarlo in cucina per rendere le ricette più leggere e digeribili. Facilita la digestione, dà sollievo al senso di gonfiore e al bruciori di stomaco.
Quale bicarbonato scegliere?
Esistono oggi diversi tipi di bicarbonato secondo l'uso che ne dobbiamo fare (salute, cosmetica, pulizia, alimentare...). Più i granuli sono grossi, più il bicarbonato è adatto alla pulizia e al fai da te. Più sono fini, più risulta facilmente assimilabile in diluizione e in ingestione.
- Il bicarbonato alimentare: chiamato semplicemente "bicarbonato", è il più comune. È possibile usarlo in cucina. È possibile anche usarlo per tutto ciò che riguarda la salute e il benessere, a condizione che i granuli siano molto fini. Deve rispondere alla direttiva europea 2008/84/CE.
- Il bicarbonato farmaceutico o officinale: è il più raffinato e puro tra i bicarbonati, e il meno abrasivo. Si usa per scopi medicinali.
- Il bicarbonato industriale: si tratta del bicarbonato più grossolano, denso e compatto, poco raffinato. Può talvolta avere l'aspetto di una sorta di 'talco' molto addensato e granuloso. Non deve assolutamente essere impiegato a scopi medicinali o alimentari e, per la pulizia, va evitato sulle superfici fragili o graffiabili (piastre di vetroceramica, superfici di formica e melaminati, ecc.). È sempre consigliabile fare prima qualche prova.
Controindicazioni e avvertimenti
Il bicarbonato è un prodotto totalmente biodegradabile, che non presenta assolutamente alcuna tossicità sia per la salute sia per l'ambiente. Tuttavia può risultare incompatibile con alcuni medicinali di uso relativamente poco comune. A causa del grande contenuto di sodio, il bicarbonato può essere anche controindicato in caso di insufficienza renale o cardiaca. Se avete dubbi o se state seguendo un trattamento specifico, chiedete consiglio al medico. Inoltre, come già detto, non si deve confondere il bicarbonato con la soda caustica o con il carbonato di sodio.
In che modo utilizzare il bicarbonato?
- Diluito in acqua: il bicarbonato si scioglie molto bene in acqua. Versate semplicemente la polvere nel liquido (secondo le esatte proporzioni indicate dalle ricette), mescolate e aspettate qualche istante, in particolare se dovete bere la soluzione. Questo metodo è indicato dalla maggior parte delle prescrizioni che riguardano la salute (digestione difficile, bruciori di stomaco, ecc.), l'igiene (bagni e pediluvi, ecc.) e la bellezza (lozioni per il viso, ecc.).
- Cosparso: basta cospargere leggermente le zone che interessano con un po' di bicarbonato. È il modo più utilizzato soprattutto per pulire, smacchiare e deodorizzare (tappeti, moquette, biancheria varia), ma anche per il bucato, per l'igiene (sullo spazzolino da denti), senza dimenticare gli animali domestici.
- In forma di pasta: mescolate del bicarbonato in acqua fredda o tiepida nelle seguenti proporzioni (salvo altre indicazioni di ricette particolari): una parte di bicarbonato per due parti di acqua o di altro liquido (aceto bianco di alcol o di mele, acqua di hamamelis, succo di limone, tisane o decotti, ecc.), in modo da ottenere un impasto né troppo fluido né troppo compatto. Questa modalità è usata in particolare per pulire, decapare, strofinare e lucidare oggetti di metallo o leghe (rame, argento, ecc.), ma anche per la cura della salute, per il benessere e la bellezza.
- All'aria: versate il bicarbonato in un recipiente (barattolo, tazza o altro) e ponetelo dove volete deodorizzare o disinfettare. Di solito lo lascerete sul posto una decina di giorni circa, secondo il volume dell'ambiente sul quale agire e la quantità di bicarbonato impiegato. Questo modo si usa per deodorizzare e assorbire i cattivi odori e gli armadi, del frigo, del contenitore della spazzatura, sotto l'acquaio, ecc.
- In cucina: usato puro, cioè senza mescolarlo a liquidi, il bicarbonato è uno degli ingredienti di numerose ricette di cucina.
Buono a sapersi
Prodotto polivalente per ogni impiego di casa, il bicarbonato è largamente utilizzato anche nell'industria alimentare. Leggendo le etichette, rimarrete sorpresi nel constatare quante volte figura tra gli ingredienti di torte e varia pasticceria, di prodotti freschi e confezionati, sia dolci sia salati, salse pronte, ecc. Lo vedrete segnalato come additivo alimentare con il codice E500 oppure, più spesso, con il nome di "carbonato di sodio".
Come conservare il bicarbonato?
Il bicarbonato si conserva facilmente, ma conviene comunque adottare qualche precauzione per preservarne le qualità.
- Tenetelo in un luogo asciutto e al riparo dalla luce.
- Non tenetelo in frigorifero. A scatola aperta o chiusa, assorbirebbe comunque tutti gli odori e diventerebbe inutilizzabile avendo perso ogni efficacia.
- Evitate di travasarlo in un contenitore di plastica, di ceramica o peggio di metallo, ne prenderebbe infatti l'odore e perderebbe una parte delle sue proprietà. Lasciatelo invece nella confezione originale, avendo cura di richiuderla bene dopo ogni utilizzo. Il cartone è il materiale più adatto a conservare il bicarbonato nelle sue condizioni ottimali. Lo isola infatti dagli odori circostanti.
Il bicarbonato è ancora attivo dopo qualche mese di conservazione?
Annusatelo: se sentite qualche odore è brutto segno! Verificate anche che non si presenti sotto forma di grumi perché, in questo caso,
significa che si è alterato assorbendo l'umidità dell'aria e dovrete
buttarlo via.
Test di freschezza
Mettete un po' di aceto (circa 2 cucchiai) in una tazza e versatevi 1/2 cucchiaio di bicarbonato. Se vedete prodursi un effervescenza più o meno vistosa, significa che il prodotto è ancora attivo e, quindi, è
possibile usarlo. Altrimenti è da buttare!
Tratto da " I segreti del bicarbonato" di Martina Krcmár. Red!.