Da secoli la bardana è nota come rimedio naturale principe per la cura di tutte le malattie della pelle, in particolare come alleato formidabile contro l’acne. È utile per alleviare i sintomi di tutte le dermatiti, svolge una preziosa azione antiforfora per i capelli e può essere d’aiuto per combattere la psoriasi. Ma forse non tutti sanno che questa pianta ha altre proprietà importanti, soprattutto per depurare l’organismo.
La bardana, infatti, può essere un sostegno importante alle funzioni svolte da fegato, reni e intestino. Grazie all’inulina, purifica il sangue e facilita l’eliminazione delle tossine, i rifiuti prodotti dal metabolismo. E ancora, è utile per controllare il livello di glicemia e di colesterolo nel sangue. È un lassativo naturale e un antireumatico.
Può essere impiegata per diverse preparazioni e se ne utilizzano tutte le parti, dalle radici alle foglie, dal rizoma ai semi, dai fiori ai frutti. La sua capacità di propagarsi nei terreni incolti con grande facilità non le è sempre valsa simpatia: dapprima considerata un infestante fastidioso, ha poi rivelato all’uomo le sue virtù curative. In Giappone è usata addirittura in cucina come ortaggio.
Vediamo tutte le proprietà della bardana e alcune indicazioni per l’uso.
Radici, foglie e rizoma: tutta la bardana è ricca di elementi utili
A seconda delle diverse necessità, sono sfruttabili tutte le componenti di questa pianta. La parte più pregiata sono le radici di bardana, che contengono lignani, vitamine, amminoacidi, oligoelementi, sostanze amare, tannini e resine. Si possono utilizzare fresche oppure essiccate. Si raccolgono nella primavera o nell’autunno del primo anno di vita. Altro elemento prezioso contenuto in questa pianta è l’inulina, una fibra probiotica contenuta sia nelle radici sia nelle foglie, che contribuisce all’equilibrio della flora batterica.
La bardana racchiude anche sali minerali come magnesio, fosforo, potassio e calcio. Gli acidi, come quelli caffeilchinici, svolgono un’azione protettiva per il fegato. Le foglie si possono raccogliere durante l’estate e sono destinate a diversi usi. Come le radici, possono essere consumate immediatamente oppure essiccate. Vengono impiegate anche per usi alimentari. La bardana è ricca anche di vitamine: C, E, A e alcune B.
Tutte le virtù benefiche di una pianta molto comune
La bardana è conosciuta in ambito erboristico per le molteplici proprietà, anche se alcune di esse non hanno ancora ottenuto l’approvazione ufficiale per l’impiego terapeutico.
Prima di scoprire per quali disturbi la si può utilizzare, mettiamo a fuoco le naturali facoltà dei suoi principi attivi. La bardana è:
- antibatterica: i poliacetileni sopprimono batteri e funghi patogeni
- antiossidante: per esempio, di questa proprietà si può beneficiare attraverso l’estratto acquoso caldo ottenuto dalle radici, come dimostrano gli studi.
- antinfiammatoria: grazie azione svolta dai lignani (che mostrano anche attività antitumorali)
- gastroprotettiva ed epatoprotettiva
- depurativa e detossificante
- eudermica: migliora lo stato fisiologico della pelle
- antiacne e anti seborroica
- diuretica e soprattutto sudorifera: agisce come buon depurativo generale favorendo l'eliminazione degli elementi residui dell'organismo
- antisettica: gli estratti etanolici rallentano la formazione di microbi
- cicatrizzante
- infine, contribuisce a tenere sotto controllo la glicemia nel sangue e il livello di colesterolo.
Il primo e più conosciuto campo d’azione: fa bene alla pelle!
La bardana è una pianta amica della pelle, ottima per chi vuole purificare, per esempio, il viso. Se invece la tua pelle tende a essere secca e tirare, leggi il nostro speciale con i consigli e rimedi naturali per la pelle secca.
È una vera e propria cura di bellezza, che può rivelarsi utilissima per epidermidi miste, tendenzialmente grasse, che presentano impurità. Molte mamme ricorrono alla bardana per aiutare i figli a combattere l’acne giovanile in modo naturale. Utilizzata a livello topico, svolge un’azione sebo-regolatrice, purificante e astringente. Può essere l’ingrediente principale di pomate o creme per pelli impure; per chi preferisce i rimedi casalinghi, si può ricorrere a infusi preparati con le foglie della pianta.
Comunque sia utilizzata, il suo segreto è semplice: favorisce il processo di eliminazione dell’infiammazione e svolge un’azione cicatrizzante. La vittoria contro foruncolosi e acne è da attribuire alla presenza di un antibiotico vegetale simile alla penicillina, che funziona da antisettico.
Per le sue proprietà antinfiammatorie e antibatteriche, è utilizzata in generale contro disturbi cutanei come dermatiti ed eczemi. È indicata anche per ittiosi (pelle squamosa e inspessita) e psoriasi.
L’altro elemento principale che contraddistingue la bardana è la sua azione depurativa. Spesso il sovraccarico di tossine all’interno dell’organismo si manifesta con problemi cutanei. La bardana facilita l’eliminazione delle sostanze di scarto e rigenera l’intero sistema dall’interno, con indubbi benefici anche per la pelle.
Favorendo inoltre l’eliminazione dei liquidi, è un efficace appoggio delle donne per gli inestetismi della cellulite dovuti alla ritenzione idrica.
Infine, la bardana è un toccasana anche per i capelli. Può aiutarne la ricrescita o combattere la forfora.
Un aiuto per diabete, per depurare e per il benessere del fegato
La bardana è considerata da secoli un rimedio popolare per i diabetici, perché contribuisce a ridurre la presenza di elevati livelli di zucchero nel sangue (iperglicemia). Il merito va ascritto ai flavonoidi e alla loro attività benefica contro i radicali liberi e a una sostanza appartenente al gruppo delle vitamine B.
Alla bardana viene riconosciuto anche un effetto protettivo nei confronti del fegato. Potenziando l'attività epatica e biliare, la diuresi e il transito intestinale, purifica l’intero organismo.
La si ritiene di aiuto anche per chi soffre di pressione sanguigna alterata. Grazie al potassio, il ritmo cardiaco migliora e anche il flusso sanguigno ne trae beneficio.
Tra gli usi per cui è conosciuta, si annovera anche il trattamento benefico della gotta e dei reumatismi. La bardana agisce infatti come elemento stimolante della diuresi e della sudorazione. Grazie ai polissacaridi, elimina le tossine, rinforza il sistema immunitario e funziona come buon depurativo generale.
Nell'antica medicina cinese, così nella tradizione indiana, la bardana veniva utilizzata per curare raffreddori, influenza, infezioni faringee e polmonite.
Ne sono documentati anche utilizzi per curare il cancro. In particolare, all’arctigenina viene riconosciuto il ruolo di agente "inibitore della crescita tumorale sperimentale"; la bardana avrebbe una capacità riduttiva confronti delle mutazioni di cellule esposte all'azione di mutageni. È doveroso ricordare che questo trattamento non sostituisce la terapia anti-tumorale, ma può, previa consultazione del proprio medico, essere assunta in combinazione con i farmaci standard.
Modalità d’uso
La bardana può essere utilizzata in numerose formulazioni.
Decotto di bardana
Si ricava dalla radice sminuzzata, bollita con acqua, e poi bevuta come infuso. Il decotto può essere utilizzato anche per uso esterno come lozione per uso topico (pelle grassa, asfittica, con punti neri o predisposta all’acne o alla seborrea). È disintossicante e ha effetto drenante e purificante pelle. Un ciclo di assunzione può depurare il fegato. È consigliato come disintossicante e antinfiammatorio anche in tutti i casi di gotta, calcolosi renale, litiasi biliare e reumatismi. Aiuta ad abbassare i livelli di glicemia. Rispetto al succo, l’infuso contiene percentuali più limitate di principio attivo, quindi è consigliabile fare ricorso al decotto come rimedio preventivo, per mantenersi in salute e attenuare disturbi e comuni sintomi fisici.
Tintura madre di bardana
Da assumere in gocce o utilizzare per esempio per maschere d’argilla per purificare e curare la pelle.
Impacchi con foglie fresche
Pestate in un mortaio, si possono utilizzare in caso di punture di zanzare, vespe, api e calabroni. L’impacco calma il dolore e diminuisce il gonfiore.
Succo di bardana
Si ricava con un estrattore dalle foglie secche. Può essere utilizzato per frizioni del cuoio capelluto, in casi di forfora e capelli grassi.
Pomate alla bardana
Si possono preparare anche in casa, con succo di foglie e olio d’oliva o con estratto secco e farina di mandorla.
Un infestante che ha ispirato la creazione del velcro
La bardana è abbastanza comune nelle zone temperate di Europa e Asia. È una pianta erbacea diffusa soprattutto nei terreni incolti e lungo i sentieri. Può arrivare ad assumere dimensioni davvero notevoli (fino a un paio di metri d’altezza). È ben riconoscibile per i fiori riuniti in capolini e muniti di uncini, che hanno un colore viola sgargiante.
Il nome botanico deriva dal greco e ne richiama l’aspetto ispido. Il nome della specie fa invece probabilmente riferimento al fatto che il frutto si attacca ai vestiti e ai peli degli animali. Proprio questa sua caratteristica ispirò, secondo alcuni, l’invenzione del velcro.
Conosciuta fin dall’antichità come pianta medicinale, in Giappone la bardana è considerata un ortaggio commestibile e viene utilizzata come ingrediente per diverse ricette.
Non ha particolari controindicazioni. Attenzione solo per diabetici e gravidanza
La bardana è una pianta sicura e ben tollerata, il cui uso è controindicato solo in caso d’ipersensibilità accertata verso una o più componenti.
Le uniche interazioni note sono con i farmaci ipoglicemizzanti (per il trattamento del diabete): come abbiamo visto, la sua azione potrebbe infatti amplificarne gli effetti.
The Toxicology of Botanic Medicines, che la identifica come stimolante uterino, ne sconsiglia l'utilizzo in gravidanza.