Fonti alimentari
Sebbene la dose giornaliera consigliata per la vitamina E (alfa-tocoferolo) sia fissato in 10 mg (circa 15 UI di attività di vitamina E), la quantità di vitamina E necessaria è in larga misura dipendente dalla quantità di grassi polinsaturi presenti nella dieta. Più grassi polinsaturi vengono consumati, maggiore è il rischio che essi risultino danneggiati. Poiché la vitamina E previene questo danno, l'aumento degli acidi grassi polinsaturi è accompagnato da un parallelo aumento del fabbisogno di vitamina E.
Fortunatamente, in natura, laddove vi sono elevati livelli di acidi grassi polinsaturi, vi sono anche livelli più alti di vitamina E. Le fonti migliori di vitamina E sono gli oli vegetali polinsaturi, i semi, le noci e i cereali integrali. La cottura e il trattamento dei cibi, soprattutto della farina, riducono il loro contenuto di vitamina C. Fonti apprezzabili di vitamina E sono gli asparagi, l'avocado, i frutti di bosco, i vegetali a foglia verde e i pomodori.
Segni e sintomi di carenza
La vitamina E agisce in prevalenza da antiossidante nella protezione delle membrane cellulari. In assenza di vitamina E le cellule dell'organismo, soprattutto le cellule nervose, sarebbero assai sensibili ai danni. Le carenze gravi di vitamina E sono piuttosto rare, tuttavia vi sono quattro situazioni nelle quali sono comuni bassi livelli di vitamina E.
- Nella sindrome da malassorbimento dei grassi, come la malattia celiaca, la fibrosi cistica e la sindrome da post-gastrectomia
- Nei neonati prematuri
- Nelle malattie ereditarie dei globuli rossi, quali l'anemia drepanocitica e la talassemia
- Nei pazienti in emodialisi
I sintomi del deficit di vitamina E negli adulti comprendono lesioni nervose, debolezza muscolare, scarsa coordinazione, movimenti involontari degli occhi e rottura dei globuli rossi, che può portare ad anemia (anemia emolitica). Nei neonati prematuri il deficit di vitamina E è caratterizzato da anemia emolitica e da un grave disturbo agli occhi noto come fibroplasia retrolentale.
Dose giornaliera raccomandata
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Effetti benefici
La vitamina E è il principale antiossidante in 'fase lipidica' nell'organismo. Si trova all'interno della frazione lipidica (grassi) delle membrane cellulari e delle molecole trasportatrici e ha una funzione di stabilizzazione e protezione di queste strutture da sostanze quali: piombo, mercurio e altri metalli pesanti; composti tossici come benzene, tetracloruro di carbonio e solventi per le pulizie; farmaci; radiazioni: radicali liberi dell'organismo. Grazie ai suoi effetti antiossidanti, i supplementi di vitamina E, o una dieta ricca di tale vitamina, esercitano un effetto di protezione in molte patologie comuni.
La vitamina E è importante per la funzione immunitaria. Oltre a essere benefica per il timo e a mettere in circolazione globuli bianchi in caso di pericolo, è deputata alla protezione del sistema immunitario dai possibili danni in caso di stress ossidativo e di malattie croniche virali, come i'AIDS e l'epatite virale cronica.
Forme disponibili
La vitamina E è disponibile in molte forme diverse, sia naturali, sia sintetiche. Le forme naturali di vitamina E sono contrassegnate dal prefisso d-, come nel d-alfa-tocoferolo, mentre le forme sintetiche hanno il prefisso dl-, come nel dl-alfa-tocoferolo. Le lettere d e l riflettono l'immagine speculare della molecola di vitamina E. Di queste immagini reciprocamente speculari, avete un'analogia nelle vostre mani: una mano destra (d) e una mano sinistra (l).
Nell'organismo umano viene riconosciuta solo la forma d. Sebbene la forma l abbia un'attività antiossidante, può però inibire l'ingresso della forma d nelle membrane cellulari. La vitamina naturale E (forma d), perciò, apporta maggiori benefici rispetto a quella sintetica (dl). [...]
Usi principali
La vitamina E viene usata principalmente come antiossidante nella protezione contro cardiopatie, cancro e infarto, i tre principali killer degli americani. Oltre a questa applicazione, i supplementi di vitamina E sono utili per un lungo elenco di altre patologie, in particolare per le malattie cardiovascolari, il diabete, la mastopatia fibrocistica, i sintomi della menopausa e la discinesia tardiva. Altrove discuterò più nel dettaglio altre applicazioni della vitamina E, come nella terapia del morbo di Parkinson, nella prevenzione della rottura prematura delle membrane durante la gravidanza e nella terapia dell'artrite; di seguito troverete un elenco dettagliato delle patologie per le quali vengono comunemente consigliati supplementi di vitamina E.
- Acne
- AIDS
- Allergie
- Anemie
- Angina
- Aritmia
- Arteriosclerosi
- Artrite reumatoide
- Calcoli biliari
- Cancro
- Cardiopatie e infarto
- Cataratta
- Claudicazione intermittente
- Colite ulcerosa
- Degenerazione maculare
- Degenerazione neuromuscolare
- Dermatite seborroica
- Diabete
- Dismenorrea
- Displasia cervicale
- Eczema
- Epatite
- Epatopatia alcol-indotta
- Epilessia
- Fragilità capillare
- Gravidanza
- Guarigione delle ferite
- Miopatia
- Herpes simplex
- Morbo di Parkinson
- Herpes zoster
- Nevralgia
- Immunodepressione
- Osteoartrite
- Infezioni Periodontite
- Infiammazioni Sclerodermia
- Lupus
- Sclerosi multipla
- Malattia di Raynaud
- Sindrome premestruale
- Malattie autoimmuni
- Ulcera peptica
- Menopausa
- Ulcere cutanee
- Miocardiopatia
- Vasculopatia periferica
Dosaggi specifici
La dose tipica per la vitamina E a fini generici e terapeutici è compresa tra 400 e 800 UI al giorno. Dubito, tuttavia, che dosi superiori a 400 UI siano realmente necessarie a persone che assumono potenti supplementi multivitaminici e dosi extra di vitamina C. La vitamina C, infatti, rigenera la vitamina E ossidata nell'organismo e potenzia i suoi benefici antiossidanti.
Avvertenze e precauzioni
Sebbene la vitamina E sia liposolubile, possiede un eccellente standard di sicurezza. Recenti trial clinici su supplementi di vitamina E a dosi persino superiori alle 3200 UI giornaliere, in soggetti appartenenti a diversi gruppi, per periodi fino a due anni, non hanno evidenziato alcun effetto collaterale negativo. Diversi studi si sono preoccupati di valutare dettagliatamente le misure di sicurezza.
Per esempio, uno studio in doppio cieco su 32 anziani (di età superiore ai 60 anni) ha permesso di determinare l'effetto del supplemento quotidiano di 800 UI di dl-alfa-tocoferil acetato somministrato per 30 giorni, mediante la valutazione dello stato di salute generale, delle condizioni nutrizionali, della funzionalità epatica e renale, del metabolismo, delle cellule del sangue, dei livelli sierici di nutrienti e antiossidanti, degli ormoni tiroidei e della funzione urinaria. Il solo effetto significativo è apparso essere un aumento dei livelli sierici della vitamina E. A queste dosi la vitamina E risultava essere assai ben tollerata e non era riferita la comparsa di effetti collaterali. I risultati di questo studio non devono sorprendere, al contrario, sono coerenti con una grande quantità di dati, che dimostrano l'estrema sicurezza dei supplementi di vitamina E.
Interazioni
La vitamina E interagisce estesamente con altri nutrienti antiossidanti, soprattutto la vitamina C e il selenio. La vitamina E migliora anche futilizzo della vitamina A e può essere necessaria nella conversione della vitamina B2 nella sua forma più attiva, e nella protezione contro gli eventuali danni agli acidi grassi essenziali. La vitamina E può potenziare gli effetti di farmaci anticoagulanti come il warfarin e stimolare l'attività procoagulativa della vitamina K. Infine può anche aumentare l'inibizione dell'aggregazione piastrinica causata dall'acido acetilsalicilico.
Tratto da "Guida Medica agli integratori Alimentari" di Michael T. Murray. Red!