Vi è mai capitato di alzare gli occhi, guardare il cielo e desiderare di essere liberi, di vedere il mondo dall’alto, di lasciarsi trasportare dal vento…proprio come gli uccelli?
Da sempre sono sinonimo di libertà, di leggerezza, ed è forse proprio per questo che ne restiamo affascinati ogni volta che ne vediamo il volo, o che molti di noi decidono di tenerne uno (o più) in casa, per sentire il loro canto in ogni momento e avere il privilegio di beneficiare della loro semplice compagnia che sa un po’ di libertà e di mistero.
Negli ultimi 50 anni gli uccelli sono diventati veri e propri animali da compagnia al pari del cane e del gatto, e come tali necessitano di cure sia dal punto di vista alimentare che dello spazio in cui vivono.
Innanzitutto è necessario distinguerli in base alla loro alimentazione: quelli di piccole dimensioni che vediamo in gabbia e che sono presenti nelle nostre case (come canarini e diamantini) sono principalmente granivori, cioè si nutrono quasi esclusivamente di semi, gemme, bacche e polpa di frutta in piccola parte. Non è affatto semplice riprodurre in gabbia l'alimentazione naturale degli uccelli essendo essa molto varia e naturalmente equilibrata, per questo diamo in seguito qualche consiglio su come nutrire al meglio i vostri piccoli amici con le ali.
L’apparato digerente degli uccelli
Prima di parlare dell’alimentazione nello specifico, è necessario fare una piccola introduzione sul particolare apparato digerente degli uccelli. Essi ingeriscono il cibo intero, il quale finisce in una sacca chiamata “gozzo” in cui viene schiacciato dai muscoli e inumidito per poi finire nei due stomaci: il primo chiamato “stomaco ghiandolare” che digerisce il cibo, e il secondo chiamato “stomaco muscolare” che tritura il cibo e sostituisce la masticazione, grazie anche all’aiuto dei granelli che l’uccellino prende dalla lettiera o dagli ossi di seppia.
Questi elementi, pur non costituendo vero e proprio cibo, sono di fondamentale importanza sia per la corretta digestione (fungono da denti per sminuzzare i semi) sia come fonti di calcio.
Alimentazione di Canarini e Pappagalli
Una corretta alimentazione è la base per mantenere in salute gli uccelli da gabbia, in quanto buona parte delle patologie che colpiscono questi piccoli animali sono dovute ad errori nella loro alimentazione.
Gli uccelli più diffusi nelle nostre case sono i canarini e i pappagalli di varie dimensioni, razze e colori.
I canarini sono granivori, e anche se in natura mangiano frutta e verdura, in gabbia questa deve essere fornita solo per integrare minerali e vitamine e compensare così le carenze derivanti da un’alimentazione fatta di soli semi. La loro alimentazione non deve contenere troppe fibre in quanto sono difficilmente digeribili.
I pappagalli invece hanno un’alimentazione mista, sono sia granivori che frugivori, cioè si nutrono di semi ma è necessario introdurre nella loro dieta anche frutta fresca (a temperatura ambiente, non da frigorifero).
Le differenze tra una specie e l’altra sono molto importanti per quello che riguarda l’alimentazione, ogni specie presenta esigenze particolari ed è buona regola non scambiare mai i mangimi (per esempio dare ad un canarino il mangime di un pappagallo e viceversa) in quanto alcuni elementi non vengono digeriti o provocano carenze/eccessi di alcune sostanze rispetto ad altre.
Il fabbisogno nutrizionale
Il fabbisogno nutrizionale degli uccelli varia a seconda del loro stadio di vita.
Partiamo dal fatto che bisognerebbe alimentare i nostri amici a due zampe con cibi altamente digeribili e ricchi di sodio, calcio, fosforo e vitamine, con un apporto proteico pari a circa il 12% della dieta.
Il fabbisogno nutrizionale di un soggetto adulto è modesto e ci deve essere il giusto equilibrio fra le varie sostanze, in quanto l’energia di cui ha bisogno l’uccellino serve essenzialmente a mantenere il calore corporeo, le funzioni vitali ed un’attività non troppo intensa.
Bisogna considerare però anche alcuni fattori esterni: se per esempio la gabbia è molto grande e quindi l’uccello è libero di volare (come in una voliera) o l’animale è sottoposto a sbalzi di temperatura, il suo fabbisogno nutrizionale di mantenimento potrebbe aumentare.
Nel periodo della riproduzione, in particolare per la femmina, aumenta il fabbisogno di proteine, grassi, calcio, acido folico e vitamine A, B12, D3 ed E per la produzione delle uova e dell’allevamento dei pulcini. Durante il periodo di formazione delle piume e della muta è invece richiesta una quantità maggiore di amminoacidi.
Diversi tipi di semi
Le miscele di semi che troviamo in commercio possono essere suddivise in tre categorie, in base alla loro composizione:
1. semi di cereali: contengono un’elevata quantità di carboidrati;
2. semi oleosi: costituiti principalmente da grassi e proteine;
3. semi di leguminose: ricchi di proteine.
Nell’acquisto della miscela dobbiamo quindi conoscere bene la specie a cui appartiene il nostro amico piumato e tenere conto delle particolari esigenze nutritive. Le miscele di semi secchi sono facilmente reperibili e solitamente abbastanza economiche, ma presentano anche diversi svantaggi: da marca a marca i mix di semi variano molto sia in quantità che in qualità degli elementi presenti, e questo condiziona notevolmente la qualità dell’alimentazione degli uccelli.
I produttori di alimenti per uccelli spesso allungano le miscele con lenticchie, fagioli, riso e piselli secchi ma queste non sono adatte a piccoli uccelli, bensì a specie più grandi come i pappagalli.
I semi presenti nelle miscele spesso non corrispondono a ciò che l’uccellino mangerebbe in natura in quanto nella maggior parte dei casi non provengono dai loro paesi nativi, perciò è necessario integrare la loro dieta con vitamine, proteine e minerali.
Importantissimo è anche dar loro acqua fresca e pulita ogni giorno in quanto essa costituisce ben il 50% del loro peso corporeo, ed il suo fabbisogno aumenta nel periodo in cui le femmine devono deporre le uova.
Integrare il cibo secco
Per integrare le carenze nutrizionali del cibo secco, si possono utilizzare dei “pastoni” a base di uovo e proteine facilmente reperibili in negozio e somministrarli per circa due volte a settimana; tutti i giorni nel periodo della riproduzione e dello svezzamento dei piccoli, in quanto un’alimentazione “ricca” è importante per la deposizione e formazione delle uova.
Ciò che non deve mai mancare nell’alimentazione dei volatili è il calcio, utile per le uova ma anche per le ossa ed i muscoli; possiamo fornirlo sotto forma di lettiera o con ossi di seppia.
Per gli uccelli selvatici invece il problema di “integrare” non si pone, perchè sui semi che trovano nel terreno o sulle piante sono presenti dei piccoli insetti fonte di proteine.
Alimenti estrusi
Un’alternativa molto valida all’alimentazione a base di semi è quella di somministrare ai nostri uccellini “alimenti estrusi”.
Molte case produttrici negli ultimi anni hanno cominciato a produrre questo tipo di alimento per uccelli. Si tratta di cibo secco completo, in forma di granuli, che contiene tutti gli elementi nutritivi necessari e spesso non necessita di essere ulteriormente integrato. Essendo sottoposto ad un particolare trattamento termico, questo tipo di alimento non contiene microrganismi patogeni ed alcune sostanze sono rese più digeribili (come per esempio gli amidi).
In base ad alcune recenti ricerche è emerso che gli uccelli alimentati con cibi estrusi conducono allo svezzamento un maggior numero di pulcini rispetto agli esemplari nutriti esclusivamente con semi e granaglie.
Gli uccelli selvatici...e l'Inverno
In inverno, soprattutto quando fa molto freddo e nevica, anche gli uccelli in libertà faticano a trovare cibo, ed in questo possiamo aiutarli lasciando loro qualcosa da mangiare ed acqua a disposizione. Il metodo migliore è quello di mettere in giardino, meglio se attaccata ad un albero (lontano dalla portata dei gatti) una casetta con all’interno acqua e cibo.
Le classiche briciole di pane secco sono sempre gradite ma se vogliamo dare loro un’alimentazione più completa è necessario distinguere quali tipi di uccelli abbiamo in giardino:
• Gli uccelli granivori si distinguono per il becco tozzo e robusto come per esempio i passeri, i cardellini, i fringuelli, i colombacci e gli zigoli.
• Gli uccelli insettivori si distinguono per il becco sottile e appuntito come per esempio il merlo, il pettirosso, l’upupa, l’usignolo, il picchio e la gazza.
È possibile trovare nei negozi mix di sementi che possiamo integrare con avanzi di cibo, il quale però non deve contenere troppo sale. Esempi di sementi che possiamo mettere nella nostra casetta sono:
Avena, pezzi di pane, riso cotto (senza sale): amati dal passero domestico e zigolo giallo.
Piccoli semi come miglio, semi per uccelli selvatici, semi di lino: amati da passeri, fringuelli e cardellini.
Frumento e orzo: se nel nostro giardino sono presenti colombe, tortore, corvi e fagiani.
Semi di girasole: per verdone, cinciallegra, picchio, ciuffolotto e frosone.
Un composto che possiamo trovare facilmente in commercio e molto gradito dalle specie selvatiche sono le palline di grasso e semi che aiutano gli uccelli a superare l’inverno grazie ad un alimento completo contenente vari tipi di semi, mais, grano, calcio e grasso di origine animale come lo strutto. Possono essere appese agli alberi tramite la retina in cui sono contenute.
Ideali per gli insettivori sono invece i “cilindretti” da appendere ai rami, sono a base di mais, arachidi, avena ed insetti disidratati.